A freddo, a 24 ore di distanza, le pagelle dei giocatori nerazzurri scesi in campo nella prima stagionale che ha visto l’Inter imporsi sulla Fiorentina al termine di un rocambolesco 4-3 (altro che addio alla Pazza Inter…).
Handanovic 6 – sufficienza obbligatoria per il capitano nerazzurro, nel giorno in cui supera Peruzzi nella classifica dei portieri più presenti in Serie A. Decisivo in un’uscita a valanga su Kouamé (imbeccato da un Ribery magistrale. Dessimo i voti agli avversari, almeno 8 al francese ex Bayern), poteva fare di più – la mano sembra molle – sulla conclusione di Chiesa per la terza rete viola.
D’Ambrosio 6 – non gli si può non dare la sufficienza nel momento in cui è grazie a lui (colpo di testa su cross di Sanchez) se arriva la vittoria in extremis. Buone le sovrapposizioni, rivedibile in toto la difesa.
Bastoni 5,5 – è l’unico difensore “vero” tra i tre schierati e si vede. Esce in maniera sontuosa in più occasioni, conferma la crescita ma nella disorganizzazione complessiva ne esce malino tutto il terzetto difensivo (attendiamo con ansia il rientro di De Vrij).
Kolarov 5 – in occasione di tutti e tre i gol sembra fuori posizione, su quello di Chiesa non c’è del tutto. Sicuramente ha carisma ma in questa occasione non ha offerto tanto di più (e ci si chiede perché non tenersi Godin che di carisma ne ha da vendere e s’era abituato alla difesa a tre).
Young 6 – gli abbiamo visto far fare per certo di più, specie in fase offensiva ma c’è da dire che la maggior parte delle palle buttate (il problema è che sono proprio buttate, alla Candreva per intenderci) in area vengono dalla destra. Forse sente il peso di avere in panchina uno scalpitante giovanissimo acquistato a 40 milioni.
dal 20′ st Hakimi 7 – entra e bastano 25′ per farci chiedere perché non abbia giocato dal 1′ (Biraghi sarebbe riuscito a contenerlo?). Assist per il gol del 3-3 ed una esplosività di cui gioveremo abbondantemente nei prossimi incontri.
Barella 6,5 – deve solo evitare di farsi ammonire ogni santa gara (stavolta, il giallo arriva dopo pochissimi minuti). Per il resto, possiamo definirlo tranquillamente il più brillante del centrocampo, autore della sgroppata in contropiede che regalerà a Lautaro Martinez la palla dell’1-1.
dal 30′ st Nainggolan s.v. – vedere entrare lui e Vidal fa effetto e vorremmo avere il piacere di rivederli assieme in qualche altra occasione (se non dovessimo vendere prima il Ninja). Troppo poco tempo per mostrare qualcosa di importante ma sicuramente il peso del carisma conta.
Brozovic 5,5 – trovatogli il ruolo (vi ricordate quando ci si chiedeva quale fosse? Poi arrivò Spalletti e lo mise lì in regia) pare gli manchi qualcosa per fare il definitivo salto di qualità.
dal 30′ st Vidal s.v. – si legga quanto scritto poco sopra per Nainggolan.
Perisic 6 – ha un paio d’occasioni grazie ai cross di Young ma ciò che ritengo più apprezzabile è il fatto che costringa Federico Chiesa di fatto a fare il terzino destro.
dal 33′ st Sanchez 7 – quando sta per entrare in campo non sembra felicissimo, ascolta le indicazioni di Conte un po’ scazzato. Però poi entra e dà l’imbeccata ad Hakimi per l’assist per il 3-3 e confeziona l’assist a D’Ambrosio per il definitivo 4-3. Maravilla.
Eriksen 6 – non posso farci niente. Quando ha la palla tra i piedi spero sempre faccia una magia e lo accompagno con gli occhi con quell’amore che di rado tributo ai giocatori (che di norma poi mi spezzano il cuore). Non fa nulla di trascendentale, ma un paio di volte mostra di che piedi e dotato, con dei lancetti deliziosi. Ha colpa netta sul gol del vantaggio viola. Ma anche Ribery ha colpa sul gol dell’1-1 dell’Inter. E cosa vorremmo dire al Ribery di ieri?
dal 20′ st Sensi 6,5 – fa girare la palla più velocemente di Eriksen. Lo abbiamo già ammirato la prima parte della scorsa stagione. Dobbiamo solo sperare non abbia problemi fisici perché ha già mostrato ciò di cui è capace.
Lukaku 6 – anche in questo caso, sappiamo cosa aspettarci da lui. Alcune partite sottotono, finché poi arriva in condizione e diventa un carrarmato. Ma quando c’è da buttarla dentro, la butta dentro. Unica critica, in assoluto: potrebbe lamentarsi meno coi compagni quando sbagliano qualcosa. Lo trovo poco gradevole.
Martinez 7,5 – a volte sembra un po’ confusionario. Ma lotta come un toro, segna un pregevole gol per l’1-0 e propizia il gol del 2-1. Merita probabilmente il titolo di migliore in campo (ma solo perché Sanchez ha giocato per circa 15′).