Acquistato nel giugno del 2015 per 31 milioni di euro più bonus, Geoffry Kondogbia è stato – al momento dell’acquisto, giacché poi arriveranno i Joao Mario e i Lukaku – il terzo acquisto più caro della storia dell’Inter.
Inevitabili grandi aspettative su di lui.
Grandi aspettativi puntualmente tradite: per lui, in due stagioni, 56 presenze complessive, due gol e l’impressione che non riesca mai ad incidere realmente.
Kodogbia viene quindi ceduto a 22 milioni di euro, dopo una stagione in prestito.
Nessuna minusvalenza e una percentuale sulla futura vendita.
Il 31 ottobre del 2020 è arrivato così l’acquisto del francese da parte dell’Atletico Madrid: un acquisto insolito, per le tempistiche in cui è avvenuto (l’Atletico Madrid ha avuto un mese in più per trovare un centrocampista dopo il passaggio di Thomas all’Arsenal fuori dalla finestra di mercato), che frutterà al Valencia una cifra fra i 10 milioni più 2 di bonus e i 20 milioni (l’Atletico parla di 10 + 2, a Valencia parlano di 20).
Secondo quanto riportato da fonti italiane (che citano AS) all’Inter dovrebbero giungere 5 milioni (il 25% dei 20 milioni).
Una buona notizia, quando il campo non e offre nessuna.
AGGIORNAMENTO 7 NOVEMBRE 2020:
Come fa notare Fabrizio Romano su calciomercato.com:
“Alla luce degli accordi stipulati col Valencia, infatti, la rivendita era del 20% sulla plusvalenza in caso di cessione per più di 25 milioni, cifra pagata all’epoca dagli spagnoli per acquistarlo. Stavolta è costato meno, quindi niente guadagno per l’Inter da Kondogbia”.
Quindi, errata la percentuale riportata in prima battuta ed errato anche il concetto in sé: l’Inter avrebbe guadagnato solo in caso di plusvalenza.