Lunga intervista dell’ex presidente nerazzurro Massimo Moratti a Gr Parlamento.
Una intervista in cui Moratti ha parlato dei temi caldi del momento:
la situazione delle due milanesi, in grande spolvero dopo anni di affanno, al momento vissuto da Christian Eriksen (in tal senso, l’ex patron del club la vede come Sandro Mazzola) e ai punti di forza della squadra (dalle due punte a Barella e al lungodegente Sensi).
Ma partiamo dalle milanesi: “Penso ci sia una rinascita del calcio a Milano, nel Milan stanno crescendo perché hanno affidato la squadra a una dirigenza competente. Nell’Inter c’è invece una famiglia che mi fa sperare, che vogliano restare e investire per ottenere soddisfazioni importanti. È un buon inizio per un futuro bello, anche se il futuro è confuso dalla pandemia. Il rientro però è su basi forti”.
Quindi, su Christian Eriksen: “Capita di inserire giocatori che sono certamente dei talenti a che per qualsiasi ragione, caratteriali o per il tempo, non riescono ad avere successo. È quello che sta accadendo ad Eriksen, il calcio è paziente ma fino a un certo punto. Penso che se dovesse continuare così l’Inter potrebbe scambiarlo“.
E sui punti di forza – Lautaro Martinez e Romelu Lukaku: “Lautaro ha la classe necessaria per crescere, Lukaku fa tanti gol e avrebbe fatto comodo anche alla mia Inter. Anche Nicolò Barella è bravissimo, come anche Stefano Sensi che purtroppo si fa male spesso”.
Per finire, una battuta sul calciomercato: “N’Golo Kanté sarebbe un giocatore molto utile per la squadra, avrei preso anche Kalidou Koulibaly che è il miglior difensore in Europa”.
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