Quando giunse nel 2011, Andrea Ranocchia era l’astro nascente tra i difensori tricolore. Una serie di anni difficili, quindi, con la casacca nerazzurra (in alcune delle Inter peggiori degli ultimi 30 anni, con ogni probabilità) e due prestiti alla Sampdoria e all’Hull City.
Per il resto 213 gare in nerazzurro ed un ruolo fondamentale all’interno dello spogliatoio, da leader silenzioso: d’altra parte, prima di Icardi e di Handanovic era stato designato come capitano della Beneamata.
Adesso, dopo 10 anni, l’avventura di Ranocchia a Milano potrebbe finire: a 34 anni Ranocchia vuole probabilmente giocare di più (nelle ultime tre stagioni per lui 25 apparizioni complessive) e c’è la voce che vorrebbe la Lazio interessata al difensore di Assisi.
Ma il quesito è: conviene all’Inter lasciar andare un valido rincalzo, importante per lo spogliatoio, per affidarsi magari a qualche profilo che non conosce Milano (e le sue oggettive difficoltà)?
Ranocchia guadagna un milione e 700mila euro a stagione: una cifra che non sappiamo quale altro giocatore prenderebbe (meno di lui in rosa solo Bastoni – che è destinato giustamente ad un importante aumento, Gagliardini, Radu e Padelli) senza dimenticare la necessità di pagare l’eventuale cartellino.
Avrebbe senso investire in un altro difensore?
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