Correva l’anno ’96, ricorda l’internet che nulla dimentica.
Era il 7 giugno del 1996, prima dell’Europeo che ci vide uscire ai gruppi contro Russia, Repubblica Ceca e Germania.
L’Inter disputava una sorta di tour in giro per l’Italia al termine di una stagione tutt’altro che esaltante.
E’ la prima Inter interamente morattiana, che giunge settima con Roy Hodgson in panchina, subentrato a Luis Suarez, traghettatore per breve tempo dopo l’esonero di Ottavio Bianchi dopo l’umiliazione contro Lugano ai trentaduesimi di Coppa Uefa.
Parentesi che meriterebbero un apposito approfondimento.
Torniamo al 7 giugno del 1996.
In una calda serata, in terra etnea, al Cibali che fu clamoroso, scende in campo l’Inter contro l’Atletico Catania allora prima squadra della raggiante città.
Questa la formazione schierata dai nerazzurri.
Una formazione cui ogni singolo giocatore meriterebbe un apposito approfondimento:
Landucci, Bergomi, Centofanti, Festa, M. Paganin, Manicone, Orlandini, Dell’Anno, Ganz, B. Carbone, D. Fontolan.
Tra i subentranti, nella ripresa, c’è un giovanissimo che viene dalla Sierra Leone.
E’ Mohamedd Kallon, autore della rete del definitivo 2-2 che consente ai nerazzurri di evitare l’umiliazione di essere sconfitti da una squadra di serie C.
E Dio solo sa quanto avrei rosicato.
Mohamed Kallon non ha nemmeno 18 anni: è un classe ’79 ma è di ottobre.
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Vanta già esperienze in patria e una stagione con 15 reti all’attivo nel campionato libico.
Acquistato dall’Inter, inizia a girare l’Italia in prestio, facendo anche abbastanza bene:
10 reti in B col Genoa, 6 reti in A col Cagliari, 11 reti in A con la Reggina e 8 reti in A col Vicenza.
La dirigenza stabilisce quindi – alla vigilia della stagione 2001/02 – di farlo rientrare alla base: nella squadra che può vantare la presenza di Vieri e Ronaldo, saranno lui e Ventola per lungo tempo i titolari.
La stagione – che vede Hector Raul Cuper in panchina – termina per lui con 15 reti in 41 gare in tutte le competizioni e per l’Inter con il drammatico 5 maggio.
Per lui altre due stagioni non fortunatissime in nerazzurro (con una squalifica per doping nel 2003) e la cessione al Monaco nel luglio 2004, per 4,7 milioni di euro.
Per lui, quindi, tante esperienze internazionali (oltre alla Francia, l’Arabia, la Grecia – dalla cui esperienza vi proponiamo un gol di seguito – e la Cina), prima di concludere la carriera con il Kallon Football Club.
Il Kallon Football Club è una squadra acquistata nel 2002 da Mohamed Kallon che – con una punta di megalomania – ha pensato di ribattezzare: il nome precedente era Sierra Fisheries.
Dall’avvento di Kallon la squadra ha conquistato un duplete nel 2007 e, a leggere Wikipedia, Kallon è ad oggi l’allenatore del club (oltre che CEO).
Mimmo Kallon (come chiamato affettuosamente da Roberto Scarpini durante le sue telecronache per Inter Channel) è oggi impegnato con il suo club e, secondo la pagina italiana di Wikipedia, con la selezione Under 17 della nazionale sierraleonese (nazionale di cui è stato uno dei giocatori più importanti, oltre che autore di 14 reti in 33 gare).
Dal settembre 2020 ha l’abilitazione come Allenatore Professionista di Prima Categoria – Uefa Pro: chissà che non lo vedremo in Europa.
E’ sposato con la fidanzata di gioventù M’mah Mansaray ed è impegnato nell’imprenditoria e nel sociale:
con la Kalleone Group ha uno studio musicale, una stazione radio, un night club, farmacie ed un giornale (oltre che il già citato F.C. Kallon); con la MCKF (Mohamed Kallon Children’s Foundation) aiuta centinaia di bambini di strada della Serra Leone.
Impegnato inoltre con Inter Forever, ha un importante seguito social con 30mila follower su Instagram (dove l’account è mohamed_kallon3, a ricordare il bizzarro numero scelto per giocare nonostante fosse una punta).
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