Rubriche

Che fine ha fatto Luc Castaignos, il “nuovo Henry” che realizzò una rete per la salvezza dei nerazzurri?

Sono tempi buoni per essere tifosi nerazzurri, sebbene non si possa scegliere quando supportare la propria squadra e quando no.

L’Inter di Simone Inzaghi gioca bene, vince quando s’ha da vincere ed è abbastanza in corsa su tutti i fronti – da campione d’Italia.

Ma basta fare un salto indietro nel tempo (nemmeno troppo lungo) e le cose non andavano esattamente così.

Correva la stagione 2011-2012 e i nerazzurri venivano da una stagione che li vide arrivare secondi in campionato e diventare campioni del mondo per club, dopo il triplete dell’anno precedente.

Sulla panchina dei nerazzurri c’è dapprima Gasperini, che dura pochissimo prima di essere sostituito da Claudio Ranieri.

L’avvio di stagione è tutt’altro che esaltante: arrivano le sconfitte contro Palermo, Novara e Catania, tra le altre, e alla 13esima giornata l’Inter deve pensare più ad evitare la zona calda della classifica che allo scudetto.

Lo testimonia la cronaca per 90esimo minuto di Siena-Inter:

E’ il 27 novembre del 2011, esattamente 10 anni fa.

L’Inter riesce ad espugnare l’Artemio Franchi di Siena grazie ad un gol a ridosso del 90esimo.

E’ Luc Castaignos, su assist di Thiago Motta (uno dei pochi reduci del triplete, poi venduto a gennaio al PSG), a realizzare la rete contro i bianconeri.

Classe ’92, giunge a Milano con i crismi del predestinato, reduce da una magnifica stagione nella serie A olandese.

Di lui – olandese di origni capoverdiane con una importante struttura fisica – dicono sia il nuovo Thierry Henry, ma verrà ricordato più che altro per uno sputo al bolognese Andrea Raggi, rilevato dalle immagini televisive, in una delle sue 8 apparizioni con la prima squadra.

Acquistato per un milione e mezzo, viene ceduto a fine stagione per 6 milioni – quando il valore massimo mai raggiunto (ci insegna Transmermarkt) è stato di 5 milioni.

Cosa fa Luc Castaignos oggi?

A 29 anni, Luc dovrebbe essere al massimo della sua maturità calcistica.

La sua parabola, però, è quella di una meteora (una delle tante che hanno vestito il nerazzurro nel post triplete).

Dopo 3 stagioni con il Twente (con 42 gol in 114 gare) proverà ad affermarsi in diverse parti del mondo, con risultati sempre fallimentari o giù di lì: la parentesi migliore è in Germania, con la casacca dell’Eintracht Francoforte (5 reti per lui in 22 gare). Poi 0 reti in Portogallo (allo Sporting Lisbona) e appena 5 in Corea del Sud (con la maglia del Gyeognam).

E oggi? Oggi gioca in Grecia, con la casacca dell’OFI Creta.

admin

Recent Posts

Calciomercato Inter, troppe parole pochi fatti (dopo il secondo avvio sprint)

Tanti proclami, tanti calciatori acquistati ma il calciomercato è fermo agli acquisti di giugno. Il…

5 giorni ago

L’Inter e la maglia numero 8: chi l’ha indossata da Paul Ince a oggi (spoiler: tanti centrocampisti)

Chi ha vestito la maglia numero 8 nella storia dell'Inter (a partire dalla stagione 95/96)?…

5 giorni ago

Mario Balotelli è interista? Super Mario si racconta, maturo come non mai, e investe Pio Esposito

Chissà dove sarebbe potuto arrivare Maro Balotelli con la sua testa d'oggi: grande la maturità…

2 settimane ago

Luis Henrique è già Gigi l’Interista, in “una dele squadre più grandi del pianeta”

Luis Henrique si è raccontato ai microfoni della Gazzetta dello Sport, parlando dell'impatto nell'Inter e…

2 settimane ago

Lukaku sibillino come sempre: “Non ho potuto dire le mie cose. Non si può capire perché ho fatto delle scelte…”

In un'intervista alla Gazzetta, Romelu Lukaku non è potuto non tornare sulla sua parentesi all'Inter.…

2 settimane ago

Edin Dzeko, il Manchester City e quell’addio da evitare: “Magari con me sarebbe potuta andare ancora meglio…”

Dzeko torna in Italia per giocare con la maglia della Fiorentina e, intervistato dalla Gazzetta,…

3 settimane ago