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Che fine ha fatto Maurizio Ganz, primo attaccante acquistato da Moratti all’Inter? Il tradimento e il rossonero

Parlando di Inter, ha sempre rifiutato il concetto di tradimento.

In un’intervista rilasciata quando i nerazzurri erano allenati da Mazzarri (e lui aveva appeso le scarpette al chiodo già da tempo) s’esprimeva in termini postivi ricordando il club nerazzurro, dichiarando: “L’esperienza all’Inter è stata davvero fantastica dal primo all’ultimo giorno”.

Parliamo di Maurizio Ganz, primo attaccante acquistato da Massimo Moratti nella sua epopea nerazzurra, iniziata nel lontano 1995.

Quell’estate, fu l’attaccante nato a Tolmezzo (in provincia di Udine) nel 1968, il primo acquisto per la lina offensiva della nuova Inter morattiana: un attaccante reduce da ottime stagioni tra Brescia e Bergamo, pronto alla ribalta in un club più grande.

Come da lui stesso ricordato in quella stessa intervista (rilasciata a calciomercato.com):

“Io sono stato il primo acquisto dell’era Moratti e sono orgoglioso che l’Inter abbia pensato a me che arrivavo dall’Atalanta. Lui è stato un papà per tutti i giocatori, un presidente atipico perchè gli altri erano più distaccati, per lui l’Inter era come una famiglia e noi di riflesso tutti suoi figli”.

Per lui, in due stagioni e mezzo in nerazzurro (l’acquisto da parte del Milan, in cambio della seconda metà di un Francesco Moriero on fire, avvenne nel dicembre del 1997) 39 reti in 98 gare in tutte le competizioni.

In seguito Milan, Venezia, Atalanta, Fiorentina, Ancona, Modena, Lugano e Pro Vercelli (in C2, l’ultima stagione: era la 2006/07 e Ganz aveva 38 anni).

Appese le scarpe al chiodo, ha giocato con la cascca della Padania due edizioni della Viva World Cup, prima di iniziare una lunga gavetta come allenatore.

Tante esperienze nelle giovanili, prima di un campionato deludente alla guida della Bustese (in serie D per lui un 14esimo posto).

Cosa fa oggi Maurizio Ganz? Guida il Milan femminile, da ormai quattro stagioni (questa è la quarta), ed ha condotto le rossonere a due terzi e un secondo posto.

Noi preferiamo ricordarlo quando era el segna semper lu

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