Intervista alla vigilia del big match Juventus-Inter per l’ex terzino sinistro brasiliano dell’Inter, Roberto Carlos.
Un’intetrvista in cui ha parlato di alcuni calciatori nerazzurri, a partire dal centravanti Lautaro Martinez, sempre più decisivo: “Lautaro è un grande centravanti. Mi ricorda per molte cose il fratello dell’allenatore: Filippo Inzaghi. L’opportunismo nel gol è molto simile. Intere partite nell’ombra e poi in un secondo ti castiga con il guizzo vincente”.
A 25 anni, Lautaro Martinez vanta 64 reti in serie A. Filippo Inzaghi a 25 anni era a quota 35 (ma veniva da parecchie marcature tra C e B): qualora l’argentino rimanesse in serie A, non escludiamo possa superare i numeri di Superpippo (che ha terminato la propria carriera a quota 156 reti in 370 gare, al 21esimo posto dei marcatori all time della serie A con Gigi Riva e Roberto Mancini).
Roberto Carlos ha quindi parlato di due capisaldi dell’Inter attuale (n odore di fascia da capitano in futuro) come Barella e Skriniar: “Barella e Skriniar sono già affermati a livello internazionale. Ma sia chiaro: non conta affrontare bene una stagione o una partita, oggi la consacrazione arriva con la continuità e l’affidabilità nel tempo”.
Quindi, su quel Dimarco che sta riuscendo a non far sentire la mancanza di Ivan Perisic sulla fascia sinistra (uno dei pochi a non aver fatto rimpiangere a sua volta Roberto Carlos, giocatore che dopo la stagione 1995/96 rese la fascia sinistra dell’Inter orfana di un degno titolare):
“Dimarco è un talento che si sta affermando. Ma, ripeto, ti rende grande solo la continuità. Vediamo, anzi speriamo, che confermi il buono che sta mostrando”.
Infine, una battuta sui tanti brasiliani della Juventus:
“Danilo, Alex Sandro, ma pure Bremer hanno le potenzialità per giocare nella Seleçao, anche se da noi la concorrenza è fortissima”.