Tecnico del club qatariota dell’Al-Gharafa (da cui è stato esonerato lo scorso 31 ottobre) Andrea Stramaccioni è stato scelto dalla Rai come commentatore dei mondiali qatarioti assieme a Claudio Marchisio.
Ed in un’intervista rilasciata a Sportweek, il tecnico che ha esordito in serie A sulla panchina dell’Inter (prima di allenare l’Udinese ed iniziare a girare il mondo) ha proprio parlato della competizione iridata.
Raccontando un interessante retroscena su Mauro Icardi:
“Ero matto di lui, sarebbe stato il mio centravanti se fossi rimasto all’Inter. Lo avevo contattato, con Branca avevo ipotizzato il tridente Palacio-Icardi-Aubameyang, invece… Ora non voglio commentare l’extra-campo però sono convinto Mauro abbia sbagliato ad andare al Psg. Icardi non un’alternativa, deve scegliere una squadra in cui giocare sempre”.
Quindi, sui giocatori cui è rimasto più legato di quella Inter (autrice di diversi record negativi ma anche della prima vittoria in trasferta di un club allo Juventus Stadium):
“Beh, Nagatomo. È un ragazzo d’oro, di un’affidabilità incredibile. E poi in Giappone è un’icona, anche se da noi Cassano e Milito lo distruggevano con quegli scherzi”.
E proprio su uno di questi scherzi, Strama ha raccontato un gustoso retroscena:
“C’era questo gioco. Un calciatore mette l’impugnatura di un cucchiaino in bocca e con la parte concava colpisce sulla testa il compagno, che deve tenere gli occhi chiusi. Quando toccava a Milito con Nagatomo, Cassano sbucava dal nulla e lo colpiva forte sulla testa. Yuto non si spiegava come quel colpo potesse arrivare da un piccolo cucchiaio e diceva: ‘Non capisco, non capisco’. Non riuscivo a non ridere”.
Interessante frattanto il retroscena circa l’acquisto di Mateo Kovacic:
“La sua è stata una bella storia. Andammo in Croazia per prendere Vrsaljko e vidi lui. Scrissi a Moratti nella notte e lui rispose “Sì, sono sveglio”. Lo chiamai e gli dissi: “Presidente, ho visto qualcosa di speciale”. Lo acquistammo ed è una grande soddisfazione sapere che non ci siamo sbagliati“.