“Quell’anno bisognava cambiare e non si è fatto”: Rafa Benitez e gli errori post triplete

Non è cosa poco frequente, quando parliamo di allenatori che hanno avuto la possibilità di guidare la Beneamata (ancor più quando hanno avuto questa possibilità per brevi periodi), che anche a distanza di anni dall’esperienza il loro pensiero torni a quel periodo – spesso poco fortunato.

Ci è capitato di leggere molteplici volte di Giampiero Gasperini che – nonostante sia da anni la guida dell’Atalanta – sembra sia rimasto con l’ossessione per l’altro nerazzurro, il nostro.

Ci è capitato di leggere dichiarazioni di pentimento per la scelta da parte di Frank De Boer (che comunque non ha poi avuto una brillantissima carriera dopo, ad onor del vero).

E ci è capitato già più di una volta di leggere di Rafa Benitez, allenatore dell’Inter per sei mesi nel post triplete.

A distanza di oltre un decennio da quella parentesi, in un lungo intervento ai microfoni di ‘Sky Calcio Show’, Rafa Benitez è tornato sulla sua esperienza meneghina:

All’Inter ho vinto due trofei in sei mesi, Supercoppa e Campionato del Mondo: non è male. E poi quanto abbiamo speso? Zero. Io parlo di quello che mi hanno detto quando sono arrivato, abbiamo comprato zero. Avevamo anche dei giocatori che volevano andare, poi all’ultimo hanno cambiato idea perché non abbiamo preso nessuno. Venivamo da una stagione con tre trofei, 15 giocatori sopra i 30 anni, tanti infortuni. Come allenatore quello che devi fare è analizzare la rosa, avevamo giocatori che guadagnavano tanto e che saltavano il 30-40% delle partite. Quell’anno bisognava cambiare e non si è fatto, sapevo che potevamo vincere il Mondiale perché avevamo la qualità e sapevano vincere, ma non hanno capito che bisognava cambiare. Non dico tanto, sarebbero bastati 2-3 giocatori per creare competizione in squadra. Questo in una squadra è fondamentale, devi cambiare giocatori per essere competitivo”, ha concluso.

No, no es amor. Lo que tu sientes, se llama obsesion.

admin

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  • Rafa ha in sintesi il difetto principale della dirigenza e della tifoseria nerazzurra. Entrambe si "affezionano" troppo ai giocatori ....non riusciamo a prevedere a progettare.....io adesso spero in Marotta l'unico razionale.....e noi tifosi bisogna obbligatoriamente farsene una ragione se ics se ne va se ipsilon viene ceduto.....perché dobbiamo concepire l'Inter come collettivo nn come tante individualità.......forza Inter Forever

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