Le parole dei protagonisti

Arnautovic, tra seconda stella e triplete: “Anche tredici anni fa nessuno ci credeva a inizio stagione, non si sa mai”

Autore di una buona prestazione da subentrante alla prima con la maglia nerazzurra 13 anni dopo l’esperienza da giovanissimo (ha realizzato l’assist per il 2-0 di Lautaro Martinez contro il Monza), Marko Arnautovic ha parlato a SportMediaset delle sue emozioni dal ritorno all’Inter e degli obiettivi personali e (soprattutto) di squadra per questa stagione.

Arnautovic ha parlato delle emozioni del ritorno a San Siro e dell’obiettivo principale della squadra quest’anno: vincere lo scudetto. Per farlo, sarà necessario piazzarsi davanti al Milan: “Vincere la prima partita è stato importantissimo, sono molto contento di essere tornato e già quando sono entrato a San Siro ho provato un’emozione forte, ero già emozionato all’arrivo allo stadio. Quando sei all’Inter bisogna vincere, è importante lottare per la seconda stella: voglio aiutare dentro e fuori dal campo. L’obiettivo è lo Scudetto e la prima rivale è sempre il Milan, a Milano c’è uno dei derby più grandi al mondo. In questo mercato hanno rafforzato la squadra ma non abbiamo paura di nessuno”.

Quindi, sul numero di gol che prevede di fare quest’anno: “Non ho un obiettivo di gol minimi da segnare, non me lo impongo mai e a maggior ragione dopo una sola partita giocata. Voglio aiutare la squadra con gli assist o con i gol, che è anche meglio visto che un attaccante vuole sempre fare gol, ma fare previsioni… no“.

Sul feeling con i compagni di squadra e con l’allenatore Inzaghi: “Lautaro è fortissimo, è il nostro capitano. Dobbiamo aiutare lui come tutta la squadra, quando si è uniti e tutti si aiutano si fa sempre una bella stagione. Cosa mi chiede Inzaghi? Niente di strano, mi chiede di dare tutto in ogni partita e andare a mille in allenamento. Qui ho un ottimo rapporto con tutti, poi conta il campo: è lì che va fatta la differenza“.

Infine, una battuta su analogie e differenze con l’Inter del triplete (di cui fece parte, pur scendendo in campo solo 3 volte): “Prima di tutto lo scudetto, lotteremo per la seconda stella. Il Triplete… non è facile. Anche tredici anni fa nessuno ci credeva a inizio stagione, non si sa mai. Ma non è facile, bisogna fare tanto, non posso dire a inizio stagione dove arriveremo. Sarebbe un sogno per tutti noi giocatori e per il club”.

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