Un genio, un eroe, un delulu. Non sappiamo come potremmo definire Carlo Mohamed, ma oggi cerchiamo di vedere che fine ha fatto.
Non tutti gli eroi indossano un mantello. Alcuni, semplicemente, una maglia bianca Woolrich.
È il caso di Carlo Mohamed, personaggio capace di conquistare qualche anno or sono il web, tra il troll e il delulu.
È l’estate del 2019, quando davanti alla sede dell’Inter si presenta un giovane ragazzo, interecettato dal giornalista di Sky Sport Matteo Barzaghi, che evidentemente aveva intuito il potenziale di quell’incontro casuale.
E così lo intervista, per circa 2 minuti, dando vita ad uno scambio di battute destinato a diventare leggenda perché Carlo Mohamed s’è recato presso la sede dell’Inter per candidarsi come nuovo giocatore.
Sta per prendere forma la prima Inter contiana dopo l’addio estivo a Luciano Spalletti e il giovane ritiene possa avere spazio, perché a quanto pare è capace di giocare in tutti i ruoli: “Posso giocare in tutti i ruoli, ma preferisco la difesa perché non ho voglia di correre. I miei ruoli preferiti sono difensore e trequartista. Non ho ancora ottenuto il cartellino, ma mi sono allenato duramente”.
Ma nonostante la grande umiltà si mantiene umile e nonostante non abbia più l’età per la Primavera, il 24enne Mohamed sogna di iniziare con i giovani dell’Inter: “L’Inter mi ha contattato e ora sono qui per vedere se accetteranno la mia candidatura. Vorrei provare con la Primavera e puntare alla prima squadra”.
Ed ha il coraggio di proporsi da solo, senza bisogno di intermediari o agenti: “Faccio tutto da solo, non ho bisogno di un procuratore”.
Che fine ha fatto Carlo Mohamed?
L’intervista in questione divenne virale e scoppiò una vera e propria carlomohamedmania, con tanto di tifoso dell’Inter che s’era fatto customizzare una maglia ad hoc.
Fu quindi trovato dallo staff di Quelli che il calcio e Carlo fu invitato come ospite della trasmissione allora condotta da Luca e Paolo.
Carlo Mohamed, in quella occasione, ha raccontato di essersi presentato anche in sede al Milan, “ma erano tutti in ritiro”, ed ha detto che nel caso dell’Inter è riuscito a parlare solo con la reception.
Nonostante ciò, è divenuto un vero e proprio eroe.
Non sappiamo oggi che fine ha fatto e cosa faccia, ché di lui si sono perse le tracce anche sul web (niente profili sui social, se non qualcuno non ufficiale di tributo) ma se qualcuno avesse notizie su di lui è pregato di scriverci a pec.agency [at] gmail.com