Il prodotto del vivaio dell’Inter Sebastiano Esposito è in prestito con diritto di riscatto all’Empoli. I nerazzurri mantengono il diritto di controriscatto?
Ha esordito in prima squadra ormai oltre 5 anni fa. Era il marzo del 2019 quando scendeva in campo contro l’Eintracht Francoforte, negli ottavi di Europa League, e diventava il più giovane esordiente in una competizione europea del club. In seguito, ha ottenuto altri record, realizzando frattanto un gol a San Siro a 17 anni, 5 mesi e 19 giorni – diventando il secondo più giovane di sempre dopo Mario Corso.
Parliamo di Sebastiano Esposito, classe 2002, ed enorme promessa del vivaio nerazzurro che in questo avvio di carriera è stato troppo spesso frenato da problemi fisici e caratteriali. Dopo una stagione abbastanza positiva con la casacca della Sampdoria lo scorso anno – dove però sono stati tanti gli infortuni – Sebastiano ci riprova di nuovo in serie A: è stato acquistato dall’Empoli e in molti si chiedono se l’Inter è ancora proprietaria del cartellino o quale sia lo status del ragazzo di Castellammare di Stabia, sin qui mandato per lo più prestito con diritto di riscatto (e controriscatto a favore dei nerazzurri).
A ridosso della sua cessione all’Empoli, l’Inter scriveva ciò attraverso i propri social:
“FC Internazionale Milano comunica la cessione di Sebastiano Esposito all’Empoli FC. L’attaccante classe 2002 si trasferisce a titolo temporaneo con diritto di opzione per la squadra toscana”.
La formula diritto di opzione potrebbe far pensare a qualcosa di differente ad un normale diritto di riscatto, ma andando poi a vedere sul sito specializzato Transfermarkt si può leggere “diritto di riscatto fissato a 5 milioni”.
Teoricamente, quindi, l’Inter (che ha il giocatore sotto contratto fino al 2026) potrebbe perdere il controllo del giocatore a fine stagione, giacché non si parla di alcun diritto di controriscatto. Sarebbe probabilmente un peccato, considerando che Esposito ha (ancora soli) 22 anni, vale al momento 5 milioni e il suo diritto di riscatto è fissato proprio a questa cifra.
Vedremo se magari c’è stato un gentlemen agreement tra le parti, ma – andando a leggere le info reperibili sul web – così non parrebbe e l’unica tutela che l’Inter ha preteso è una percentuale (20%) sulla futura rivendita.