Ricordate Fabrizio Ferron, portiere di lungo corso dell’Atalanta e vice di Peruzzi nell’Inter stagione 99/00? Ecco cosa fa oggi.
Parliamo di un’icona del calcio anni ’90. Uno di quei portieri che hanno segnato il decennio, diventando il simbolo del ruolo dell’estremo difensore dell’ultima parentesi del vecchio millennio. Parliamo di Fabrizio Ferron, portiere classe ’65 che ha avuto una carriera molto interessante di cui parleremo in questo post.
Ne parleremo su nerazzurri.news perché nella stagione 1999/00 fu scelto come secondo portiere dell’Inter da Marcello Lippi, sbarcato a Milano da Torino assieme ad Angelo Peruzzi – scelto come numero uno al posto di Gianliuca Pagliuca. Come dodicesimo, quindi, fu scelto un ex numero uno, portiere titolare prima dell’Atalanta e poi della Sampdoria: Fabrizio Ferron, per l’appunto.
Cresciuto nelle giovanili del Milan (con tanto di titolo di miglior portiere del Viareggio 1986), Ferron muove i suoi primi passi “tra i grandi” in serie B – nella Sambenedettese (quella Sambenedettese che vide la propria porta difesa da mostri sacri del ruolo come Walter Zenga e Stefano Tacconi).
Viene quindi acquistato dall’Atalanta e con la casacca dei nerazzurri bergamaschi disputata otto stagioni tra serie A e serie B (in B gioca una sola stagione, la 94/95): con 294 gare con la maglia dell’Atalanta entra nella top ten dei giocatori più presenti della squadra bergamasca ed è il portiere con il maggior numero di presenze nella storia della Dea. Curiosità: sarà lui a difendere i pali in quell’Inter-Atalanta 7-2 della stagione 1989/90 in cui Giuseppe Baresi realizzerà la sua ultima rete con la maglia della Beneamata.
Nella stagione 1996/97 viene acquistato dalla Sampdoria per subentare al ticket Pagotto – Zenga come portiere dei blucerchiati. Da lì in poi tre stagioni a Genova, la stagione da dodicesimo all’Inter a cavallo tra vecchio e nuovo millennio, due anni a difesa della porta dell’Hellas Verona e due anni a difesa di quella del Como, nell’ultima disastrosa parentesi dei lariani in serie A fino a quella di quest’anno (stagione 2024/25).
Dopo il ritiro avvenuto nel 2005 (dopo aver ricoperto il ruolo di portiere di riserva del Bologna e aver giocato una gara in Eccellenza con la maglia della Virtus Pavullese) Ferron ha fatto quello che fanno molti ex portieri: il preparatore degli estremi difensori. La prima esperienza è stata a Parma, quindi a Modena (dove ha anche lanciato una scuola di calcio per aspiranti numeri uno) e a Pescara, prima di entrare nel giro della Nazionale italiana.
Dopo aver ricoperto il ruolo di preparatore dei portieri di tutte le under minori, è oggi preparatore dell’under 21. Chissà che un giorno non giungerà alla nazionale A, quella nazionale maggiore la cui maglia non è riuscito mai a indossare nonostante fosse in ballottaggio con Cervone e Pagliuca per il ruolo di terzo portiere a Italia ’90 (sarà scelto proprio Pagliuca).
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