Giuseppe Baresi è stato una bandiera dell’Inter. Selezionato a differenza del fratello Franco, giocherà centinaia di gare in nerazzurro, realizzando poche reti. Una di queste è pazzesca.
È il 12 marzo del 2017. L’Inter, allora di Stefano Pioli (sì, di Stefano Pioli, colui il quale alla guida del Milan strapperà lo scudetto ai nerazzurri nella stagione 2021/22), demolisce a San Siro l’Atalanta di Gasperini per 7-1.
Circa 27 anni prima, sempre a San Siro, l’Inter era riuscita in un’impresa simile, seppur in tempi molto diversi: era la stagione 1989/90, non si segnava così tanto (a fine stagione sono 55 reti realizzate in 34 gare di campionato, contro le 72 in 38 gare dell’annata pioliana) e l’Inter era una forza del campionato (anzi, per la precisione, era campione d’Italia in carica).
Ma veniamo alla gara in questione.
È il 25 marzo del 1990: l’Inter di Giovanni Trapattoni, del difensivista Giovanni Trapattoni, supera a San Siro l’Alanta di Emiliano Mondonico per 7-2.
La primavera del primo anno di un glorioso decennio è iniziata da qualche giorno e l’Inter va in rete un po’ con tutti: ad aprire le marcature è lo Zio Bergomi, a raddoppiare è il pallone d’oro Lothar Matthaüs, ma in questa sede vogliamo ricordare il terzo gol realizzato quella domenica pomeriggio.
Per questo sul 3-0 ci torneremo tra un istante. Prima ricoridamo gli altri calciatori che battono Fabrizio Ferron (futuro secondo dei nerazzurri di Milano): l’eroe dell’interismo Nicola Berti, Aldo Serena con una pregevole marcatura e Klinsmann (futuro campione del mondo come Matthaüs e come Brehme) autore di una doppietta. A segnare, nella porta sbagliata, anche un altro nerazzurro: Riccardo Ferri, vero interista, oggi club manager della squadra allenata da Simone Inzaghi e recordman per quanto riguarda gli autogol in serie A.
Inter-Atalanta 7-2, l’ultima rete di Baresi in nerazzurro è nella stagione 1989/90
Ma torniamo alla terza marcatura: è il 24′ quando, da circa 25 metri e da posizione molto decentrata, Giuseppe Baresi fa partire uno spiovente che beffa Ferron. “Baresi, quando un gol piove dal cielo”, commenta l’inviato della Domenica Sportiva.
Nessuno sa, in quella domenica del 1990, mentre si attende il Mondiale italiano delle notti magiche (l’ultimo mondiale di calcio disputato in terra tricolore, quanti feels lo sfondo di Italia 90 dietro Trap nel post partita) e Mani Pulite è ben lontana, che quella sarà l’ultima marcatura in nerazzurro di Giuseppe Baresi – il Baresi scelto dall’Inter, a differenza del fratello destinato a diventare bandiera rossonera.
Per lui, capitano della Beneamata tra il 1988 e il 1992, è la decima rete in campionato con la maglia dell’Inter, con cui disputerà complessivamente 392 gare in serie A (e con cui vincerà da allenatore, sebbene in seconda, anche il triplete mourinhano).
Una rete spettacolare in una gara pazzesca, piena di intrecci con il passato, il presente e il futuro dell’Inter e del calcio italiano.
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