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Hachim Mastour, il talento italo-marocchino mai sbocciato e quel passaggio all’Inter

Prima di vestire (e fallire con) la maglia del Milan, Mastour dette spettacolo con quella dell’Inter: lo sapevate?

Essere predestinati non è sempre un bene, né lo è essere talenti precoci. Si pensi al cinema, laddove un esempio lampante è quello di Macaulay Culkin (il bimbo di Mamma ho perso l’aereo), e si pensi allo sport – e al calcio in particolare. Siamo certi che vi sovverranno svariati nomi, di calciatori destinati a futuri da fuoriclasse ma poi schiacciati dalla realtà (o forse dal peso delle aspettative, chissà).

Pensando quindi a giovanissimi talenti italiani che dovevano avere un futuro radioso, non può non venirci in mente Hachim Mastour, fantasista italo-marocchino (nato a Reggio Emilia nel 1998, ha scelto poi la nazionale marocchina – disputando una sola gara nel 2015, diventando in compenso il più giovane esordiente di sempre della selezione maghrebina) di cui si iniziò a parlare già a 14 anni.

In pochi sanno che Mastour ha vestito la maglia dell’Inter, prima di scegliere il rossonero del Milan.

È il gennaio del 2012, i Giovanissimi Regionali nerazzurri disputano a Roma il Memorial Ielasi, trionfando.

A trascinare la squadra, questo giovane talento, capace di dribbling fulminanti (le immagini in effetti sono impressionanti, se si pensa che ha 13 anni).

Secondo SkySport, che al giovanissimo Mastour dedica un servizio estivo “l’Inter non ha potuto tesserarlo, poiché, secondo regolamento, un giovane calciatore non può trasferirsi fuori dalla propria regione prima di aver compiuto 14 anni”.

In realtà l’allora responsabile del settore giovanile dell’Inter Roberto Samaden aveva dato un’altra spiegazione: “Per quanto bravo, per un 14enne noi non tiriamo fuori quelle cifre (mezzo milione di euro, ndr)”.

Mastour viene quindi ingaggiato dal Milan. Diventa fenomeno social (dei nascenti social) e non solo: nel 2015 il giornale britannico The Guardian lo inserisce tra i 50 migliori 1998 (che sfiga che porta quella classifica…) ma nonostante ciò non esordisce mai con la maglia del Milan. Viene ceduto in prestito al Malaga, dove gioca una gara; poi in Olanda, allo Zwolle, dove gioca 6 partite. Il 31 giugno 2018, quindo, ad appena 20 anni – si ritrova svincolato ché il Milan decide di non rinnovargli il contratto.

Da quel momento in poi, esperienze non indimenticabili un po’ ovunque: in Grecia, in Italia nuovamente (tra Reggio Calabria e Carpi – nella stagione 20/21 arriva a disputare complessivamente 21 gare, realizzando una rete con la maglia del Carpi in serie C) e infine Marocco (tra seconda divisione e prima divisione).
Quest’anno, a inizio anno, la decisione di lasciare (per il momento? Per sempre?) il calcio a 11 per provare a giocare nella Kings League: per lui la maglia rossonera dello Zeta FC e un’ultima possibilità di avere un exploit, ad appena 27 anni, sebbene in un’altra disciplina.
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