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Perché Mehdi Taremi sta rendendo al di sotto le aspettative (e perché tutto sommato c’era da aspettarselo): tutta colpa del campionato portoghese

Le ragioni per cui Taremi sta facendo una stagione al di sotto delle (probabilmente troppo alte) aspettative: tutto dipende dal campionato di provenienza.

Dopo 189 gol in 377 gare, Mehdi Taremi è approdato a Milano, sponda Inter. Sembrava l’ennesimo grande acquisto a parametro zero del Presidente Beppe Marotta, dimostratosi negli anni un vero e proprio master degli svincolati, ma sin qui l’attaccante iraniano si è rivelato un flop o poco più. In 37 gare ha realizzato appena 3 reti, con un apporto alla squadra frattanto non esattamente indimenticabile.

Ma quali sono le ragioni di questo flop?

Questa l’idea che mi sono fatto: seguitemi un attimo.

Taremi, nato in Iran nel luglio del 1992, ha giocato nel proprio paese, in Qatar e in Portogallo prima di arrivare in Italia. In tutti i paesi ha dimostrato un discreto senso del gol (laureandosi addirittura capocannoniere in quattro occasioni, come vedremo) ma in Europa i suoi numeri sono stati decisamente più deludenti: Taremi ha realizzato 11 gol in 29 gare, con una sola stagione a quota 5 reti (in 7 gare, la stagione 2022/23).

Per quanto riguarda invece il titolo di massimo goleador del campionato, in Iran si è laureato due volte capocannoniere, così come in terra portoghese, per altro con le maglie di due diverse compagini (il Rio Ave e il Porto).

In realtà, però, se andiamo a vedere i precedenti, essere capocannonieri del campionato portoghese non dovrebbe rappresentare un metro di giudizio quando si va ad acquistare un giocatore: di seguito vi propongo una carrellata dei vincitori della Bola de Prata (in portoghese pallone d’argento, il premio per il capocannoniere) negli ultimi 30 anni.

Bola de Prata o specchietto per le allodole? I capocannonieri della Primeira Liga negli ultimi trent’anni

Nella stagione 1994/94 il capocannoniere del campionato è il marocchino del Farense Hassan Nader, capace di vincere in tutta la sua carriera in Europa una sola coppa del Portogallo con il Benfica (che lo acquisterà dopo l’exploit e con la cui maglia sarà un mezzo flop).

Nel 1995/96 il titolo va a Domingos, attaccante del Porto: per lui in carriera una parentesi in Spagna con la maglia del Tenerife con 6 gol in 50 partite (dopo anni di trionfi e gol in terra lusitana).

Dalla stagione 1996/97 alla 2001/02 il titolo va cinque volte a Mario Jardel (in quattro occasioni calciatore del Porto, in una dello Sporting Lisbona) e una volta a Pena (del Porto): Mario Jardel può vantare due scarpe d’oro e anche due titoli di capocannoniere della Champions League, ma fuori dal Portogallo ha ottenuto un paio di flop davvero importanti (al Bolton in Inghilterra e ad Ancona in Italia, bene fece invece in Turchia… in Turchia); Pena fuori dalla Primeira League è stato capace di realizzare una rete in 17 gare con la maglia dello Strasburgo in Francia e nient’altro (almeno in Europa).

Nella stagione 2002/03 il titolo di capocannoniere è condiviso da Fary Faye e Simao Sabrosa: il senegalese giocò solo in Portogallo, mentre Simao probabilmente è tra tutti quello che è riuscito maggiormente a lasciare il segno fuori dal Portogallo (d’altra parte un centrocampista che ottiene il titolo di capocannoniere può avere quel quid in più), vincendo anche con la maglia dell’Atletico Madrid, anche in Europa.

Nella stagione 2003/04 il titolo è di Benni McCarthy, sudafricano del Porto che vincerà la Champions quello stesso anno con Mourinho alla guida e che non farà malissimo in Inghilterra (d’altra parte aveva già diverse esperienze internazionali, avendo giocato con la casacca dell’Ajax in Olanda e con quella del Celta Vigo in Spagna).

Il brasiliano Liédson vince il titolo nella stagione 2004/05 (bissando il successo nella 2006/07) e in Europa non vestirà altra maglia al di fuori di quella dello Sporting Lisbona; nella stagione 2005/06 è pallone d’argento il camerunese Albert Meyong del Belenenses: il ragazzo – arrivato in Europa grazie al Ravenna – non è stato capace di imporsi come giocatore al di fuori del Portogallo.

L’argentino Lisandro Lopez è capocannoniere della Primeira Liga nella stagione 2007/08 e farà discretamente bene anche in Francia con la maglia dell’Olympique Lione (quando però ci sarà il PSG a dominare la Ligue 1) e come Simao è uno dei pochi ad imporsi fuori dal Portogallo.

Farà 23 reti in 132 gare in serie A (i gol tutti con la maglia del Cagliari, 8 presenze anche con la maglia dell’Hellas Verona) il Brasiliano Nené, capocannoniere nella stagione 2008/09 con la maglia del Nacional (e acquistato dai sardi per la cifra tutto sommato contenuta di 4,5 milioni di Euro).

Si laurea due volte capocannoniere il paraguaiano Oscar Cardozo del Benfica, nelle stagioni 2009/10 e 2011/12 (in coabitzione col brasiliano Lima del Braga): in entrambi i casi i gol europei dei due calciatori menzionati sono arrivati per lo più in Portogallo (nel caso di Cardozo bisogna segnalare anche un exploit in Turchia e un flop in Grecia).

Nella stagione 2010/11 e nelle stagioni tra il 2012 e il 2015 conquisteranno la vetta della classifica marcatori due sudamericani del Porto: in un caso il brasiliano Hulk, in tre occasioni il colombiano Jackson Martinez. Se Hulk farà bene anche in Russia (e verrà più volte convocato nel Brasile), Jackson Martinez sarà un flop da mezza stagione in Spagna (l’Atletico Madrid lo acquista per 35 milioni di euro prima di cederlo in Cina).

Il brasiliano Jonas è il capocannoniere in due occasioni (2015/16 e 2017/18) ma la sua carriera terminerà proprio al termine di quegli anni in cui ha vestito la maglia del Benfica. Nella stagione 2016/17 il capocannoniere è l’olandese Bas Dost dello Sporting Lisbona (di lui si ricorderanno soltanto i portoghesi e in terra natia, dove è stato pure capocannoniere una stagione) e nella stagione 2018/19 il capocannoniere è Haris Seferovic del Benfica, che i tifosi di Fiorentina e Lecce ricorderanno per non aver mai segnato in campionato in serie A (10 reti in 18 apparizioni in serie B con la maglia del Novara, prima del trasferimento alla Real Sociedad dove realizza 4 reti in 40 gare, tutto ciò anni prima di andare in portogallo).

Ed eccoci a noi: stagione 2019/20, capocannonieri sono in coabitazione ad appena (quota molto bassa per il Portogalo) 18 reti il nostro Taremi, il brasiliano Carlos Vinicius e il centrocampista portoghese Pizzi – avete mai più sentito parlare degli altri due?

Nella stagione 2020/21 il capocannoniere è Pedro Gonçalves dello Sporting Lisbona (che gioca ancora con i biancoverdi) e nella 2021/22 è Darwin Nuñez del Benfica (l’uruguaiano è quindi andato al Liverpool per 75 milioni + 25 di bonus: di lui si parla come di un costoso flop).

Gli ultimi due, in attesa di scoprire il vincitore di quest’anno, sono nuovamente Tarmi e Gyokeres, svedese dello Sporting Lisbona valutato uno sproposito (ma lo comprereste mai, dopo aver seguito con noi questo elenco?)

Ecco perché Taremi sta rendendo al di sotto delle aspettative: perché sì ha fatto bene, ma in un campionato dove i capocannonieri tendono a fallire quando vanno altrove. Inoltre è doveroso sottolineare come Taremi veniva da una stagione in cui aveva realizzato complessivamente 11 gol in 35 gare, quindi sembrava già in una fase calante.

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