Le parole dei protagonisti

Denzel Dumfries e quella passione in comune con Lisa Simpson: sapete cosa fa nel suo tempo libero?

Dumfries si racconta, tra finale di Champions persa, infortunio che può essere costato lo scudetto all’Inter e quell’hobby meno noto ai più.

Arrivato per meno di 15 milioni di euro nell’estate del 2021, Denzel Dumfries è riuscito poco alla volta a conquistare il cuore e la fiducia dei tifosi dell’Inter – impresa non facilissima considerando che fu acquistato per sopperire alla partenza di Hakimi alla volta di Parigi. Per lui in quattro stagioni con la maglia nerazzurra 178 gare condite da 22 reti e un valore di mercato che ha raggiungo i 35 milioni di euro (oltre il doppio rispetto a quando era arrivato). Non solo: durante il periodo in cui Dumfries è stato fuori per infortunio l’Inter ha vissuto probabilmente il periodo peggiore della stagione, compromettendo il possibile bis tricolore.

Ma lui, dal canto suo, rimane umile e non ritiene che si sia persa l’opportunità di vincere il ventunesimo scudetto a causa della sua assenza, come dichiarato in una lunga intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport di cui riportiamo alcuni passaggi salienti: “Prima dell’infortunio ero davvero in forma. Non era neanche il primo infortunio a Bergamo: quello stadio forse non mi porta bene… Non si può dire, comunque, che abbiamo perso lo scudetto perché non c’ero io: abbiamo tanti bravi giocatori in tutti i ruoli e Darmian è un top, però in quel momento sentivo di poter dare qualcosa in più alla squadra e, invece, mi sono fermato. È accaduto proprio nel momento sbagliato”.

Interessanti (e condivisibili) quindi le parole parole sulla finale di Champions League persa (ché 1-0 o 5-0 l’hai comunque persa): “È molto duro da accettare, ma è una finale: o la vinci o la perdi. Certo, noi l’abbiamo persa male, 5-0, ma il Psg è stato la squadra migliore e quel 31 maggio non era per niente la nostra giornata. Non abbiamo mostrato ciò di cui siamo sempre stati capaci: non vincevamo i duelli, eravamo in ritardo lì dove di solito siamo sempre pronti. Bisogna accettarlo e ricominciare. L’anno prossimo avremo un’altra possibilità e abbiamo tutto per riprovarci. Ora il mondo sa che l’Inter è capace di arrivare in finale, il prossimo passo sarà dimostrare che l’Inter può vincerla. È l’ultimo passo che ci manca, il più difficile perché qualcuno in partenza ci è ancora davanti, ma è un passo che possiamo e vogliamo fare. Basti pensare che all’inizio nessuno diceva che saremmo potuti arrivare in finale, ma l’abbiamo fatto due volte. Ora è il momento di provare a vincerla…”.

Denzel Dumfries e quella passione in comune con Lisa Simpson

Ma veniamo alla curiosità da cui il titolo del post: alla domanda su come si rilassa fuori dal campo, l’esterno 29enne ha raccontato di avere un hobby molto poco comune: suona il sax. E non solo, si dedica a chi è meno fortunato di lui, con una scuola per per bambini con necessità speciali: “Con il mio sax, ma non sto migliorando come vorrei… Purtroppo, non lo suono abbastanza perché nell’ultimo periodo ho avuto poco tempo.

E se avessi iniziato a suonare di notte, qualche vicino non avrebbe gradito. Poi mi dà la spinta per andare avanti anche occuparmi in prima persona della mia scuola per bambini con necessità speciali in Olanda: aiutare gli altri ti cambia la percezione delle cose. Ad esempio, vedere un bambino migliorare con il tuo aiuto è qualcosa che non ha prezzo. C’era un ragazzo che l’ultima volta mi ha detto: ‘Ho difficoltà ad andare a dormire, mi sfogo sul telefono e mi arrabbio durante il giorno’. Gli ho dato dei consigli per tenere il telefono lontano e concentrarsi su altro per recuperare serenità: adesso sta meglio, sorride, non è più arrabbiato con il mondo ed è tornato pure a giocare a calcio. Basta davvero poco per rendere felici questi ragazzi, una parola detta al momento opportuno, una bibita insieme…”.

Non solo polmoni, grinta e capacità atletiche: Dumfries ha anche una testa e un cuore d’oro.

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