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Lukaku sibillino come sempre: “Non ho potuto dire le mie cose. Non si può capire perché ho fatto delle scelte…”

In un’intervista alla Gazzetta, Romelu Lukaku non è potuto non tornare sulla sua parentesi all’Inter. Ed è pioggia di allusioni.

Ha vinto uno scudetto con un punto di vantaggio dopo averne vinto uno con la maglia dell’Inter in tre stagioni in nerazzurro (in quelle tre stagioni perde – da protagonista – due finali europee, non stiamo qui ad infierire ricordando come).

Parliamo di Romelu Lukaku, attaccante dell’Inter in due periodi diversi, autore di 78 gol in 132 partite con la maglia dell’Inter e autore frattanto di due addii capaci a loro tempo di fare grande rumore (per i modi e per i tempi).

Nonostante i tifosi dell’Inter siano passati oltre già da tempo, Lukaku non perde occasione per lanciare messaggi sibillini. Intervistato dalla Gazzetta dello Sport quest’oggi, l’attaccante belga ha parlato dell’addio e della finale di Istanbul: “L’ho vissuta molto male per un anno, sono sincero. Vedi come sono andate le cose… non ho potuto dire le mie cose (sull’Inter, ndr), ho lasciato parlare la gente perché io non sono uno che ama passare per la stampa e attaccare, preferisco reagire calcisticamente. Ora guardiamo avanti, siamo di nuovo in Champions: divertiamoci”.

E, ancor più sibillinamente, ha aggiunto che non vuole esprimersi su quanto accaduto e sui motivi dell’addio, ché se parlasse chissà che putiferio si scatenerebbe: “Tu vedi delle cose, ma se la gente non sa la verità è un’altra storia, non si può capire perché ho fatto delle scelte… Nella mia carriera, ogni volta che ho detto la verità è stata vista come una cosa scomoda. E ora voglio evitare polemiche”.

In realtà, riteniamo sia fondamentale Lukaku lo capisca: ai tifosi dell’Inter non importa più niente di lui, da tempo, e se si è sopravvissuti ad addii e tradimenti come quelli del Fenomeno Ronaldo, quello di Lukaku è davvero ben poca cosa.

E se ritiene che la tappa napoletana abbia rappresentato (stia rappresentando) per lui un momento di rivincita (“La gente aveva dei dubbi su di me, ma ero convinto che avremmo fatto qualcosa di speciale”) l’ex numero 9 dell’Inter ha avuto quantomeno il buon gusto di dichiarare che la vittoria in serie A con unpunto sull’Inter non abbia avuto un sapore speciale: “No, sarebbe stata la stessa cosa pure contro Milan o Juve. È stato speciale il percorso. Abbiamo lottato fino all’ultimo secondo. Le ultime tre settimane sono state super stressanti, con emozioni positive e negative che si mischiavano, su e giù come sulle montagne russe. Per questo è stato più bello”.

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