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Chi è Jamal Idrissou, astro nascente della Primavera dell’Inter (sulle orme di Balotelli?)

Diadmin

Set 5, 2025

Alla scoperta di Jamal Idrissou, talento classe 2007 dell’Inter: decine di gol in Under 18, adesso la Primavera (e le Nazionali minori).

Yamal, come l’astro nascente del calcio mondiale (ok, è con la J, ma consentiteci la licenza poetica). Di origini ghanesi ma bresciano di fatto, come uno dei prodotti più pregiati delle giovanili nerazzurre (e va bene che il calciatore cui facciamo riferimento in realtà aveva già giocato tra i grandi con la maglia del Lumezzane).

Lui è Jamal Idrissou, classe 2007 proprio come Lamine Yamal, e gioiello delle giovanili nerazzurre fin dal 2017. Nato il 22 settembre del 2007 a Brescia, è alto 188 centimetri ed agisce in attacco sia come punta centrale che come ala destra; è nel giro delle nazionali, avendo vestito sia la maglia dell’Under 18 che quella dell’Under 19 e su di lui ci sono tante aspettative.

La sua storia inizia tra i campetti dell’oratorio di Sant’Andrea a Concesio, quelli – ormai rari sul territorio nazionale – dove il pallone si rincorre fino a consumarlo, sotto la luce gialla dei lampioni e con la voce del padre a spingerlo a crederci. Da lì, passo dopo passo, Jamal ha trasformato il divertimento in ambizione: cinque anni con la maglia del Sant’Andrea e poi, nel 2017, l’ingresso nella cantera dell’Inter, che ne ha intuito il potenziale quando era ancora un bambino.

Oggi il suo nome è già uno dei più chiacchierati del panorama giovanile italiano. Con l’Under 18 guidata da Benito Carbone, Idrissou è diventato il terminale offensivo più temuto con gol a frotte. Non solo quantità, ma anche qualità: gol pesanti, di potenza e di tecnica, segnati con quella naturalezza che appartiene solo a chi “vede” la porta prima degli altri.

Adesso è il momento per lui di fare quello che sa fare (gol e giocate) con la maglia della Primavera, dove è sbarcato proprio assieme al suo tecnico / mentore Benito Carbone, promosso a tecnico della massima categoria giovanile dopo l’addio di Zanchetta alla volta di Novara.

E proprio Benito Carbone (primo numero 10 dell’Inter nell’era dei nomi sulla maglia) è stato fondamentale nel suo percorso di crescita: “Devo tantissimo a Mister Carbone – ha raccontato Jamal al sito della FIGC – che ha creduto in me fin dal primo giorno. Abbiamo lavorato su molti aspetti del mio gioco e i risultati si vedono. Se sto facendo bene, il merito è anche dei miei compagni, della società e della mia famiglia, che mi sostiene sempre”.

Forte è il suo legame con la famiglia, che lo sostiene nelle sue grandi ambizioni (ed è fondamentale che ne abbia): “Il calcio è una passione da sempre  grazie a mio padre, che me l’ha trasmessa fin da piccolo. Ho iniziato a giocare all’oratorio di Sant’Andrea, dove ho capito che questo gioco sarebbe potuto diventare la mia vita”.

Il suo sogno è quello di essere quello a riuscire, tra i fratelli (lui è il più giovane di quattro), ché il calcio è una passione radicata in famiglia: Subutan, il fratello maggiore, ha giocato tra i professionisti con le maglie di Brescia, Pro Sesto e Foggia, e oggi milita in Eccellenza. Una tradizione sportiva che Jamal sta portando avanti con il talento di chi sogna scenari ancora più grandi. La strada è ancora lunga, ma Jamal ha già fissato i suoi obiettivi: con il sogno di giocare un giorno nella Nazionale maggiore (e magari fare anche meglio di Balotelli, uno che comunque in Azzurro ha fatto sempre molto bene).

Ma come gioca Jamal? Quando scende in campo, il suo stile racconta molto dei suoi idoli, da cui osserva e prende spunto da fuoriclasse. Grande fan di giocatori come Vinícius Júnior e Marcus Rashford, attaccanti che mescolano rapidità, dribbling e capacità di decidere le partite da soli, nel suo quotidiano in nerazzurro si ispira a Marcus Thuram, che può ammirare da vicino e che rappresenta un modello concreto da seguire.

In definitiva, con i suoi 188 centimetri di fisico potente, la capacità di giocare sia al centro dell’attacco che da esterno e un senso del gol già maturo, Idrissou rappresenta una delle promesse più brillanti del vivaio dell’Inter. Brescia gli ha consentito di dare i primi calci, Milano lo sta facendo crescere: adesso spetta a lui dimostrare se davvero potrà seguire le orme di chi, come Mario Balotelli, si mise in luce nelle giovanili nerazzurre per poi arrivare sotto le luci del calcio mondiale.

Un aspetto che sicuramente i tifosi nerazzurri apprezzeranno è che Jamal sembra davvero un cuore nerazzurro: dopo aver segnato il suo rigore nella finale di Supercoppa primavera che ha visto l’Inter imporsi sul Cagliari, ha baciato lo stemma – gesti ben distanti da quelli che purtroppo abbiamo visto nella parentesi del giovanissimo Balotelli (che avrebbe potuto viceversa diventare idolo assoluto).


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