Retroscena di mercato anni ’80. Il Napoli di Ferlaino avrebbe voluto portare in Campania Nicola Berti e Walter Zenga.
Prima degli scudetti del post Calciopoli, l’ultimo tricolore vinto dall’Inter era giunto al termine del campionato 1988/89. Noto anche come scudetto dei record, vide l’Inter allenata da Trapattoni imporsi su una agguerrita concorrenza, composta da squadre come il Napoli di Maradona e il Milan degli olandesi (giunti a debita distanza dai nerazzurri – arrivati rispettivamente a +11 e +12 quando la vittoria valeva 2 punti).
Oltre 35 anni dopo la situazione sembra analoga, con Inter, Napoli e Milan pronte a contendersi lo scudetto – in una serie A nuovamente avvincente a livello di squadre coinvolte nella lotta per il titolo.
Ebbene, tornando invece agli anni ’80, sono emersi alla vigilia della gara tra nerazzurri e partenopei alcuni gustosi retroscena di mercato: due colonne dell’Inter dello scudetto 88/89 potevano vestire l’azzurro – sebbene poi non lo faranno, diventando icone di interismo.
Parliamo di Walter Zenga e Nicola Berti (nella foto a corredo sono separati dal solo Riccardo Ferri, oggi club manager dell’Inter – accosciati possiamo intravedere Ramon Diaz, Andy Brehme e Alessandro Bianchi, alla sx di Berti invece lo Zio Bergomi).
A raccontare dell’interesse del Napoli per Berti, è stato lo stesso centrocampista di Salsomaggiore Termini, in un’intervista a La Gazzetta dello Sport: “Quando ero a Firenze, a casa mia c’era la processione, mi volevano tutti (nell’estate 1988, ndr). La Fiorentina mi aveva già venduto al Napoli di Ferlaino, ma ho deciso io: ho voluto sempre e solo l’Inter. E non avrei potuto fare scelta migliore”.
Per quanto riguarda l’interesse per Walter Zenga, allora portiere della Nazionale, a parlarne – sempre ai giornalisti de La Gazzetta dello Sport – è stato l’ex massaggiatore del Napoli, Salvatore Carmando, che ha tributato parole di grande stima verso il numero uno (che per altro è un conclamato tifoso della Beneamata): “Quando eravamo in Nazionale, Zenga mi tormentava, ero la sua vittima preferita. E io replicavo: guarda che non ti faccio venire a Napoli. Ahimè, non venne. Non svelo alcun segreto, ma lui è stato vicinissimo al Napoli. Lo voleva Maradona, si adoravano, c’era una stima umana e professionale fortissima, un legame vero. Sarebbe stato un colpo clamoroso, perché Walter è stato tra i più grandi di sempre”.
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