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Liverpolli, quando l’Inter rimontò i Reds e conquistò l’accesso alla finale (poi vinta) contro il Benfica

Dierredivi

Dic 9, 2025

La storia della rimonta storica dell’Inter contro il Liverpool nella semifinale di ritorno della Coppa dei Campioni 1964/65.

Fa impressione a pensarci, ma quando ho iniziato a seguire il gioco del pallone l’epopea della Grande Inter (quella di Helenio Herrera) era lontana 30 anni o giù di lì.

Per questo, ripercorrere le avventure della squadra allenata dal Mago – con i pochi materiali a disposizione – era affascinante e in qualche forma anche attuale; ancor più attuale a pensare che il Presidente in quegli anni era diventato Massimo Moratti, figlio del Presidente della Grande Inter Angelo.

30 anni fa eravamo a metà della stagione 95/96, la prima di un Inter pienamente massimomorattiana, ed eravamo stati fatti fuori dalla Coppa Uefa dal Lugano (la prima importante debacle continentale di quel nuovo corso); oggi siamo in corsa per qualificarci agli ottavi di Champions League e giocheremo contro il Liverpool, favoriti almeno dai bookmakers.

Quanta acqua sotto i ponti può essere passata?

Quando l’Inter superò i Liverpolli con una rimonta storica

Tutta questa premessa per sottolineare come passa il tempo, come invecchiamo, e come adesso la Grande Inter sia praticamente preistoria (c’è stata anche un’altra Coppa dei Campioni / Champions League in mezzo, per fortuna).

In questa sede, però, non vogliamo soffermarci sulla caducità del tempo, quanto piuttosto ripercorrere quella preistoria – ché ci si trova di nuovo ad affrontare il Liverpool, come accaduto un paio d’anni fa (era la prima campagna europea di Simone Inzaghi) e come accaduto altre volte nella storia della massima competizione europea.

La prima avviene nel 1965, in semifinale.

Il 4 maggio in terra britannica i campioni in carica dell’allora Coppa dei Campioni (i nerazzurri, che per altro avevano vinto la competizione alla prima partecipazione assoluta ad una competizione internazionale) perdono per 3-1 nella terra dei Beatles (che quell’anno uscivano con l’album ‘Help!’) e sono chiamati ad un’impresa tra le mura amiche per poter raggiungere la finale.

Ebbene, a Milano l’Inter vince 3-0 con le reti di Corso, Peiró e Facchetti.

Davanti a oltre 76600 spettatori i nerazzurri si trovano sul 2-0 già dopo 9′ ed è la rete del raddoppio di Joaquin Peiró a rimanere nella storia con l’attaccante nativo di Madrid furbo nel sottrarre la palla al portiere dei Reds Lawrence mentre questi si accingeva al rinvio e depositando la palla nella rete sguarnita.

Da qui, l’indimenticabile titolo del giornale d’annata Supersport.

Un laconico “Liverpolli”.

15 giorni dopo l’Inter giocherà la finale della Coppa a Milano contro il Benfica, già sconfitto nell’edizione 1962/63 della competizione dai cugini del Milan.

Finirà 1-0 per i Nostri, a conferma della maledizione di Béla Guttmann.

Ma questa è un’altra storia.


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