Le prime parole di Christian Chivu come allenatore dell’Inter: ecco le parole del tecnico che ha preso il posto di Simone Inzaghi.
Dopo essere arrivato a 27 anni dalla Roma, torna a 44 anni per guidare la prima squadra dell’Inter, dopo una lunga parentesi alla guida della Primavera nerazzurra (un trienni culminato col decimo scudetto per la massima categoria delle giovanili nerazzurre).
Ai canali ufficiali dell’Inter, Christian Chivu – apparso visibilmente teso ed emozionato (speriamo che questa tensione possa trasformarsi in carburante per fare bene) – ha rilasciato le sue prime parole da tecnico della squadra.
Ed è positivo vedere come il tecnico romeno, che arriva da una prima panchina tra i grandi (ha portato il Parma alla salvezza), punti al massimo: “Sono onorato dell’incarico che mi è stato affidato. Ho la stessa passione e ambizione di prima e la trasmetterò alla squadra perché dobbiamo fare quello che una squadra come l’Inter deve fare: arrivare fino in fondo e lottare per i trofei. Siamo pronti a fare tutto”.
E se puntare al massimo significa vincere, vorrà dire lottare per vincere il primo Mondiale per club della storia, di cui l’Inter sarà protagonista: “Dobbiamo finire questa stagione. Bisogna avere la passione e l’ambizione che tutti dobbiamo avere per ottenere questi risultati. Dobbiamo essere efficienti e uniti. Bisogna recuperare un po’ di energie per il Mondiale per Club e cercare di fare quello che una squadra come questa deve fare: arrivare in fondo e provare a vincere il trofeo”.
Per certo Chivu porterà con sé senso di appartenenza, se è vero che ha vestito il nerazzurro per sei stagioni (vincendo frattanto il triplete): “Gruppo e appartenenza sono importanti, così come l’ambiente ed essere ambiziosi. Sono cose che portano avanti un gruppo e danno autostima”.
E quando si parla d’ambiente, è fondamentale pensare ai tifosi:”C’è bisogno di tutti noi. C’è bisogno di crederci, di avere l’ambizione ed essere entusiasti per una stagione che ancora non è conclusa e guardare con positività alla prossima”.
Il tecnico romeno ha firmato un contratto sino al 30 giugno 2027, con uno stipendio da 2,5 milioni di euro netti a stagione. A guardare il lato positivo – un deciso risparmio rispetto alle cifre guadagnate da Simone Inzaghi.
Ma il presidente Giuseppe Marotta – interpellato a margine della presentazione di un libro presso la libreria Rizzoli in Galleria Vittorio Emanuele II a Milano – vede anche un altro aspetto positivo, quello di aver portato interismo in nerazzurro: “L’orgoglio è quello di aver legato un nome storico dell’Inter al ruolo di allenatore. Credo che le società di calcio moderna debbano coltivare questa cosa, nel personaggio sono racchiusi tanti valori necessari per raggiungere gli obiettivi anche sportivi. Siamo assolutamente soddisfatti, orgogliosi e felici”.
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