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Inter, quando i rigori fanno male (quasi sempre): dalla finale persa alla tradizione di Coppa Italia contro la Juventus

Dierredivi

Dic 20, 2025

Un breve riepilogo delle più brucianti sconfitte dal dischetto dell’Inter degli ultimi anni (a partire dalla fine dei ’90).

La partecipazione dell’Inter (da seconda in classifica) alla Supercoppa Italiana 2025 termina già in semifinale: dopo l’1-1 ai tempi regolamentari contro il Bologna (con un rigore per i felsinei assegnato dal VAR e un altro tolto sempre dal VAR all’Inter) i nerazzurri perdono realizzando due rigori su cinque – con i brutti errori dagli undici metri di Bastoni, Barella e Bonny.

Tre B puniscono l’Inter contro la squadra con la B che da almeno un paio d’anni è quasi una bestia nera per la squadra oggi allenata da Chivu (che quando era allenata da Inzaghi ha perso due scudetti perdendo al Dall’Ara, tra gol all’ultimo minuto di Orsolini ed errori marchiani di Radu).

Ma non vogliamo parlare in questa sede di come il Bologna sia diventato per l’Inter una squadra difficile da battere, quanto del fatto che la cosiddetta lotteria dei rigori per l’Inter è spesso un ostacolo insormontabile (ed è vero che c’entra molto la fortuna, ma magari fermarsi ad allenare questo fondamentale un po’ di più male non farebbe).

Inter dagli undici metri: le sconfitte più cocenti della Beneamata

Negli anni ’90, ricordo, l’Italia viveva una vera e propria psicosi per il rapporto della Nazionale con i tiri dal dischetto (di fatto solo il Mondiale del 2006 ci ha detto bene nella storia, o quasi).

Italia ’90 con l’eliminazione da parte dell’Argentina, USA ’94 con il rigore alle stelle di Baggio a Pasadena, Francia ’98 con Di Biagio contro la traversa – sembrava impossibile per l’Italia passare un turno.

Mi parve così normale che l’Inter si trovò a perdere la finale di Coppa Uefa della stagione 1996/97 ai rigori contro lo Schalke 04.

Dopo la sconfitta fuori casa dell’andata, a San Siro i nerazzurri vincono per 1-0 grazie alla rete di Zamorano a 6′ dalla fine. Durante i supplementari l’espulsione di Fresi, la clamorosa traversa di Ganz, capocannoniere del torneo, e il risultato inchiodato fino ai calci di rigore – quando Pagliuca verrà costantemente spiazzato e su tre rigoristi nerazzurri l’unico ad andare a segno sarà Djorkaeff.

Dopo di che, tre eliminazioni in Coppa Italia: la più recente nella stagione 2018/19 contro la Lazio ai quarti e due contro la Juventus in semifinale.

Nel 2003/04 un doppio 2-2 (con il pareggio di Adani al ritorno a tempo abbondantemente scaduto) porta i nerazzurri a giocarsi il passaggio alla finale dal dischetto – e l’errore di Vieri consentirà ai bianconeri di passare; nel 2015/16, quindi, la sconfitta dal dischetto è se possibile ancora più beffarda, arrivando dopo un clamoroso e nettissimo 3-0, capace di ribaltare l’altrettanto netto 3-0 dall’andata (fu una partita epica – nonostante ne uscimmo sconfitto – non posso quindi che proporre di seguito le immagini).

Quindi, prima della sconfitta già citata nella semifinale di Supercoppa contro il Bologna, un’altra sconfitta europea (altra rispetto alla finale contro lo Schalke) è giunta dagli undici metri. Ottavi di finale di due stagioni fa, l’Inter si trova ad affrontare l’Atletico Madrid. Dopo aver vinto per 2-1 in casa, sciupa il vantaggio iniziale di Dimarco al Metropolitano e va ai calci di rigore.

Anche in questo caso, dal dischetto i nerazzurri saranno tutt’altro che infallibili: Sanchez, Klaassen e Lautaro Martinez costringono la Beneamata a dire addio alla massima competizione europea (dopo la finale dell’anno precedente).



Nota finale: dal dischetto è arrivata anche qualche vittoria (compresa la Supercoppa vinta da Mourinho contro la Roma nel 2008, primo trofeo vinto dal tecnico portoghese in nerazzurro) ma il trend è tendenzialmente non positivo.


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