Correva l’anno 2013. Appena 3 anni prima l’Inter si laureava campione d’Europa ma i tempi erano ben diversi.
Se n’era reso conto Massimo Moratti – presidente più vincente della storia nerazzurra – che decise di passare la mano, vendendo il 70% delle quote della società a un imprenditore proveniente dall’Indonesia, Erick Thohir.
Furono anni travagliati, sportivamente parlando, quelli di Thohir – ma a lui dobbiamo il merito di aver trovato un acquirente forte (al netto delle note contingenze economiche) come Suning.
Thohir fu il primo presidente straniero dell’Internazionale e si presentò raccontando nella prima intervista da numero uno del club che il suo giocatore preferito della storia nerazzurra è Nicola Ventola.
Suscitò le ilarità di molti, così, confermando parzialmente le parole – attribuite da Gazzetta a Maradona – “non riconosce un pallone da calcio da uno da football”.
In realtà, la ragione della passione di Thohir per la punta barese (che realizzò 25 reti in 65 gare in nerazzurro, dove fu frenato da molteplici infortuni) era più semplice del previsto: la madre della compagna dell’ex giocatore, Kartika Luyet, era infatti indonesiana.
Da lì in poi, pochi successi sul campo (nessuno, ad onor del vero – in quelli che sono stati forse gli anni più bui della storia recente nerazzurra) e qualche polemica – a causa altrui – come quelle legate alle parole del presidente della Sampdoria Ferrero che durante la trasmissione televisiva Stadio Sprint dichiarò: “È ingiusto che Moratti sia stato trattato così, sono molto dispiaciuto per lui. Io glielo avevo detto: caccia quel filippino…”
Polemiche a parte, ricordo Thohir per il fatto che la sua presenza in tribuna era foriera di drammi sportivi.
Vederlo in tribuna – spesso con la faccia tipo l’immagine in evidenza – era sempre un cattivo auspicio.
In realtà, l’unica sua colpa era non essere un presidente “espansivo” dal punto di vista economico e così ci trovammo a giocare in quegli anni con giocatori non propriamente degni della storia nerazzurra.
Ma cosa fa oggi Thohir, dopo aver venduto le ultime quote nel gennaio del 2019, uscendo così definitivamente dalla società nerazzurra.
Continuando a seguire i suoi business, Thohir è dall’ottobre del 2019 ministro per gli affari economici, nominato dal presidente indonesiano Joko Widodo. Continua frattanto il suo legame con lo sport: membro del comitato olimpico indonesiano è anche proprietario di una squadra di calcio nella sua nazione, il Persis Solo – squadra di Surakarta che non vince nulla dal 1943 (quando dominava il campionato di calcio locale, ma ai tempi l’Indonesia era ancora una colonia olandese).