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Chi paga l’ingaggio di Christian Eriksen?

Era il 12 giugno 2021 quando il mondo intero tratteneva il fiato dinnanzi all’arresto cardiaco di Christian Eriksen: il fantasista danese, nel corso del derby con la Finlandia valido per la prima gara dell’Europeo, si accasciava al suolo intorno al 42′, venendo poi salvato solo dalla prontezza dei sanitari (e di Kjaer, abile a far sì che non soffocasse con la sua stessa lingua).

Da allora ci si chiede quando e se potrà tornare in campo, con l’unica possibilità che Eriksen torni a calcare i campi da gioco in Italia legata al fatto che gli venga rimosso il defibrillatore applicatogli dopo l’incidente.

In attesa di scoprire se potremo rivedere il numero 24 in campo (e sarebbe, inutile sottolinearlo ulteriormente, una gioia immensa) in molti si saranno chiesti: chi paga l’ingaggio di Christian Eriksen data la sua impossibilità di giocare, almeno per ora?

La risposta c’è l’ha data oggi la Gazzetta, in un articolo in cui si parla degli ottimi risultati a livello economico dell’Inter, tra cessioni, nuove sponsorizzazioni e taglio degli ingaggi.

Su questo ultimo fronte c’è parecchio da fare e in tal senso vi riportiamo l’intero paragrafo.

Che risponde anche alla domanda per cui abbiamo scritto questo post: chi paga Christian Eriksen?

Se sul fronte mercato l’obiettivo è stato ampiamente centrato, sugli ingaggi la riduzione del costo del lavoro – tenendo in considerazione solo il corpo squadra e lo staff tecnico – non è stata troppo accentuata. Dovuta, essenzialmente, al risparmio tra lo stipendio di Antonio Conte e quello di Simone Inzaghi (circa 16 milioni di euro lordi di differenza) e al fatto che la Fifa paga per intero i 7,5 milioni netti di ingaggio di Eriksen, come da assicurazione post infortunio. Per dire: il cambio Lukaku con la coppia Dzeko-Correa è stato svantaggioso dal punto di vista del costo del lavoro, nonostante il belga fosse il calciatore con l’ingaggio più elevato della rosa. Ma a differenza del bosniaco e dell’argentino, l’Inter con Romelu usufruiva dei benefici del Decreto Crescita e dunque pesava meno sulle casse. Il numero attuale, 148 milioni, tiene conto del rinnovo – non ancora firmato, ma ormai definito – di Lautaro. Ma è una cifra destinata a salire: a breve l’Inter dovrà parlare di rinnovo sia con Brozovic sia con Barella. E soprattutto il secondo è destinato ad aumentare (raddoppiare?) l’attuale stipendio da 2,5 milioni. Ecco perché, magari a gennaio, qualcosa l’Inter dovrà ancora fare, per abbassare i costi.

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