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Che fine ha fatto Marco Ballotta, il Nonno del calcio italiano dai tanti record (uno anche nell’Inter)

Diadmin

Ott 28, 2022

Già anziano sin da giovane, Marco Ballotta – noto da sempre come Nonno Ballotta – è stato un simbolo del calcio anni ’90 / anni ’00.

E negli anni zero è riuscito ad ottenere importanti record che ancora resistono come quelli di giocatore più anziano ad aver disputato un incontro di Serie A (a 44 anni e 38 giorni) e di giocatore più anziano ad aver disputato un incontro di UEFA Champions League (a 43 anni e 253 giorni).

Dopo aver iniziato a giocare a calcio negli anni ’80, è negli anni ’90 che vive i momenti migliori, tra Parma e Lazio – sempre come comprimario (in terra emiliana era il vice di Taffarel, a Roma di Marchegiani): nella sua infinita carriera complessivamente oltre 600 gare (con un’ultima parte di carriera tra i dilettanti, anche fuori dalla morta) e diversi titoli nelle compagini succitate (uno scudetto, tre coppe Italia e due coppe dell Coppe, per citare i successi principali).

Di queste oltre 600 gare, sono state 9 quelle giocate con la casacca dell’Inter, nella stagione 2000/01, quando venne acquistato per fare da vice (e, in qualche forma, da chioccia) al giovanissimo titolare Sebastian Frey.

Ballotta ottenne il record di debuttante più anziano con la maglia dell’Inter (a 36 anni, 5 mesi e 5 giorni) ma la stagione 2000/01 fu in assoluto da dimenticare: l’eliminazione al terzo turno preliminare dalla Champions League ai danni dell’Helsingborg, l’eliminazione ai quarti di Coppa Italia con un netto 6-1 inferto dal Parma, un quinto posto in campionato e una Supercoppa italiana persa per 4-3 contro la Lazio propro con Ballotta in porta.

Dopo questa stagione in nerazzurro, Ballotta torna a Modena (doveva aveva giocato tra C e B tra il 1984 e il 1990) dove giocherà tre estagioni prima di una stagione in B col Treviso e le ultime tre stagioni in A con la Lazio.

Per Ballotta, dal 2008 in poi, una seconda vita tra i dilettanti, tra attacco e porta, fino ad oggi.

E’ iscritto ancora (seppur senza scendere in campo, a 58 anni) come terzo potiere del Castelvetro, club del quale risulta anche presidente, direttore generale e preparatore dei porteri.

Di lui s’è sentito parlare negli ultimi giorni per essere stato vittima di minacce da parte di un uomo affiliato a due ndrine calabresi: “Stai attento, vuoi che faccia arrivare qualcuno?” sarebbero state le parole rivolte a Ballotta, in difficoltà per un debito di 250mila euro con una banca.

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