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Notizie sull'Inter per veri tifosi nerazzurri

Che fine ha fatto Miranda? Il ritiro a 38 anni dopo aver vinto dappertutto tranne che con la maglia dell’Inter

Diadmin

Gen 12, 2023

Correva il glorioso 1999, con tante aspettative per il nuovo millennio.

Durante l’estate, una serie di hit, in un anno in cui ci fu il boom di MTV in terra tricolore.

Tra queste hit, non possiamo non ricordare quella con il seguente testo:

Vamos a la playa
A mí me gusta bailar
El ritmo de la noche
Sounds of fiesta

Siamo certi che, leggendo solo le parole, la musica sarà partita nella vostra testa.

Si tratta di ‘Vamos a la playa’, singolo probabilmente più famoso di Miranda. Miranda che, in realtà, non era una persona ma un gruppo – la cui frontman (frontowoman) era Sandra Miranda Garcia, nata a Parigi ma di chiare origini ispanofone. Il gruppo si sciolse dopo due anni, ma rimane comunque nella storia (e nei nostri cuori) per la succitata traccia.

Non furono due, ma quattro, gli anni di un Miranda ben noto ai tifosi nerazzurri. Parliamo di Joao Miranda, difensore centrale brasiliano, in nerazzurro tra il 2015 e il 2019.

Nato nel 1984, Miranda arriva in Europa a 27 anni (dopo una breve parentesi francese nella stagione 2005/06 con la maglia del Sochaux) per giocare con la maglia dell’Atletico Madrid: indosserà la casacca dei Colchoneros per quattro stagioni, sfiorando una Champions League, vincendo un’Euopa League ma anche una Liga e una Copa del Rey.

Giunge quindi il 2015 e l’Inter lo compra, per farne il perno della sua difesa: effettivamente (in anni complicati per il club nerazzurro) diventa una pietra angolare del pacchetto arretrato (indossando pure la fascia da capitano in diverse occasioni, quando Icardi si trovava a non poter giocare) e totalizza 121 gare in nerazzurro, con un’unica rete durante la prima stagione (una rete contro la Samp in un 3-1 – rete che vi proponiamo di seguito).

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D’altra parte non è segnare la ragione per cui Miranda gioca e quindi la scarsa vena realizzativa è un dettaglio trascurabile.

Difensore dotato di grinta, stacco aereo ed eleganza (le parole in merito su Wikipedia sono più che lusinghiere: “pare giochi con l’ausilio di un drone, tale è la sua visione”), Miranda era giunto a Milano per sistemare l’assetto difensivo – come raccontava durante la presentazione (da cui è tratta l’immagine in evidenza): “Sono stato preso indubbiamente per migliorare la difesa e, ovviamente, voglio dare il mio contributo nel reparto di competenza”.

Ed in effetti in quegli anni la difesa non andrà malissimo, tranne nella seconda stagione:

41 saranno i gol subiti dall’Inter in 42 partite nella prima stagione con il difensore brasiliano in nerazzurro, 64 in 46 gare (!) alla seconda (l’annata iniziata con De Boer in panchina causa addio di Mancini a ridosso dell’avvio del campionato), 31 in 40 gare alla terza (la prima spallettiana del ritorno in Champions League) e infine 44 gol subiti in 50 gare nella stagione 2018/19 (quando il titolare sarà De Vrij e Miranda solo una riserva di lusso).

Dopo l’esperienza meneghina Miranda viene rilevato dall’altra squadra di Suning, il Jiangsu.

Sappiamo come finirà male l’epopea del club cinese della famiglia Zhang, ma Miranda vanta comunque un campionato cinese.

Solo in Italia, suo malgrado, non potrà dire di aver vinto qualcosa perché tornato in Brasile, per vestire la casacca del San Paolo con cui aveva giocato già tra il 2006 e il 2011, vince il Campeonato Paulista.

Una carriera tutto sommato ricca di successi, per lui, che anche con la Nazionale vanta una Confederation Cup e una Coppa America (per lui 57 presenze con la casacca verdeoro).

Solo ieri, l’annuncio del ritiro, a 38 anni. Vedremo più in là cosa deciderà di fare della sua vita.

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