Nato nel 1979 ad Atene, Lampros Choutos può essere considerato un italiano d’adozione, sebbene in un decennio di carriera in Italia sia sceso in campo una decina di volte.
È il 1993 quando un giovanissimo Lampros (o Lambros, leggiamo sul suo profilo Instagram) invia alla Roma una videocassetta in cui fa vedere le sue skills e così i giallorossi lo tesserano, dopo l’inizio di carriera al Panathinaikos.
Il giocatore sembra davvero promettente: a 17 anni è capocannoniere del campionato Primavera e Carlo Mazzone (colui il quale fece esordire un certo Francesco Totti) lo aggrega in prima squadra.
In giallorosso disputerà complessivamente 4 gare (per l’ironia di questi giorni di Dagospia, si veda l’immagine di seguito) dopo l’esordio da giovanissimo nella stagione 1995/96 e nel gennaio del 2000 torna in patria: per lui quattro stagioni e mezzo con la casacca dell’Olympiakos (che lo acquista per sei miliardi di lire, all’epoca c’erano ancora le lire e le dracme) e 33 reti in 76 gare, in quella che probabilmente è la sua migliore parentesi.
Segnerà pure una rete allo United in Champions League e vince con la squadra del Pireo quattro campionati. Nell’estate del 2004 viene comprato dall’Inter a parametro zero ma – un po’ come a Roma – anche a Milano giocherà ben poco, chiuso da fior d’attaccanti.
Per lui una serie di prestiti (Atalanta, Maiorca e Reggina) e tre presenze complessive in nerazzurro, nella stagione 2006/07 (anno dello scudetto, il primo sul campo di quello che gli hater chiamano “di cartone”).
In seguito il ritorno in patria: una stagione e mezzo con il Panionios (per lui la terza casacca ateniese in carriera) prima del passaggo a Salonicco (al PAOK).
Termina la sua carriera a 30 anni, ché il suo fisico è ormai logoro, in Prima Divisione (la serie C d’allora) con la cascca del Pescina Valle del Giovenco.
Lo scopriamo grazie ad Instagram (dove è seguito da circa 41k follower).
Innanzitutto, in barba alle ironie di Dagospia, Choutos appare in formissima a 43 anni compiuti da relativamente poco (è di dicembre).
Mostra momenti di vita quotidiana, pratica Padel e Mountain Bike (la bici sembra anche la passione del figlio Giorgio) e beve birra Castello, oltre a ricordare momenti della sua lunga carriera calcistica. Sembra che il periodo nerazzurro gli sia rimasto particolarmente nel cuore.
D’altra parte, l’Inter continua a considerarlo parte della sua storia: è stato convocato per Inter 4 Ever, realizzando anche una rete contro le leggende del Real Madrid.
Purtroppo Inter 4 Ever non scende in campo da un po’, ma siamo certi che Lampros sarebbe ancora utile.
Da ricordare inoltre due esperienze extrasportive per lui: nel 2017 nella versione ellenica di Survivor (venendo eliminato dopo 42 puntate) e nel 2019 s’è candidato come Europarlamentare, non risultando eletto.
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