Ha appena 20 anni, ma anche questa nuova esperienza sembra essere un buco nell’acqua: Sebastiano Esposito, più giovane giocatore dell’Inter a debiittare in una competizione europea e più giovane marcatore a San Siro della storia nerazzurra (grazie al rigore donatogli da Lukaku durante un Inter-Genoa), sembra ad un passo dal concludere anzitempo la sua esperienza in Belgio, all’Anderlecht.
Dopo 20 gare (condite da 2 reti e diverse polemiche) Esposito sembra destinato ad abbandonare il club belga, attualmente all’11esimo posto (dopo il terzo posto della scorsa stagione).
L’attaccante di Castellammare di Stabia non è un titolare e secondo Het Laatste Nieuws è stato avvistato ieri pomeriggio all’aeroporto di Zaventem per prendere un aereo per tornare in Italia: secondo il giornale locale si tratterebbe di un addio definitivo al Belgio, anche perché il classe 2002 non è stato convocato per la gara contro il Genk.
Per lui, si tratta della terza non indimenticabile esperienza in prestito: dopo le due parentesi in serie B (con appena 3 reti realizzate ma con la promozione conquistata col Venezia di Paolo Zanetti) e quella leggermente più positiva in Svizzera con la casacca del Basilea, un passo indietro per Esposito.
Quale sarà il suo destino adesso? Rimarrà a Milano per fare da quinta punta in quello che sin qui è parso l’ambiente a lui più congeniale? Andare in un’altra piazza sperando scocchi finalmente una scintilla per farlo esplodere?
Il timore è che, con il valore di mercato in discesa continua (adesso è a 3,5 milioni di euro – dopo essere stato a 10 milioni da appena 17 anni), l’Inter rischi di non ottenere da lui nemmeno una plusvalenza, come sperato nel worst case scenario.
Il discorso di Sebastiano Esposito è comune a molti giovani italiani che
1 vengono considerati di grande prospettiva senza puntarci poi in maniera diretta,
2 che vengono considerati potenziali campioni senza poi esserlo……