Inter-Napoli si avvicina e Radio Punto Nuovo ha interpellato sull’argomento dell’imminente (si gioca mercoledì) e affascinate sfida tra nerazzurri e partenopei l’ex presidente dell’Inter Massimo Moratti.
Che ha parlato della gara, degli interpreti e delle diverse pressioni.
Pressioni che, secondo Moratti, sono tutte sull’Inter:
“Per l’Inter sarà importantissima la gara contro il Napoli, più di quanto non lo sia per il Napoli. Per l’Inter sarà una salita tutt’altro che semplice questa ripresa del campionato. Sul Napoli c’è una pressione dovuta alla continuità, perché bisognerà capire se dopo la sosta gli azzurri avranno la stessa veemenza formidabile della prima parte. Per l’Inter, invece, la pressione è tutta sulla lotta Scudetto. Perdere mercoledì significherebbe scivolare via definitivamente”.
Per quanto riguarda i giocatori del Napoli, queste le parole su un parallelismo tra Kvaratskhelia e Ronaldo:
“Kvaratskhelia come Ronaldo il Fenomeno? Sono giocatori diversi, ma l’impatto è stato simile. Però Ronaldo è arrivato in Italia che era un giocatore già atteso, che in qualche modo aveva già sfondato. Al georgiano auguro di avere la stessa carriera ed esplosione del brasiliano. Sarà decisivo per la vittoria del Napoli con le sue doti”.
E sullo stesso tema, questi sono i giocatori che Moratti toglierebbe agli azzurri:
“Chi toglierei agli azzurri? Il georgiano e l’attaccante Osimhen, senza dubbi (ride, ndr)… Sono i due calciatori che più di tutti possono decidere la gara contro l’Inter”.
Quindi, una battuta su Spalletti, già tecnico dei nerazzurri per cui aveva speso ottimo parole:
“Spalletti ha dimostrato di avere doti eccezionali e lo sta facendo vedere con i risultati. Il Napoli ha speso poco e salutato anche elementi importanti. Spalletti è stato bravo a trasformare una necessità in una vera e proprio opportunità per poter vincere il campionato”.
Infine, sulla lotta scudetto e sul suo eventuale piano B in caso di allontanamento dei nerazzurri dalla vetta:
“Se l’Inter scivola via, assolutamente simpatizzo per gli azzurri. Una vittoria finale del Napoli metterebbe il calcio su un piano più normalizzato, dal punto di vista dei conti e dei bilanci. La passione la suscita lo stesso, ma c’è bisogno che il calcio si normalizzi ulteriormente. Auguro al nostro movimento di tornare su canoni più ordinari”.