Nel giorno di Italia-Belgio, ci sembra giusto fare una breve retrospettiva sui calciatori belgi che hanno indossata la casacca dell’Inter.
Sono 9 in tutto, sebbene 2 non abbiano mai indossato la casacca della prima squadra (dopo essere stati capisaldi della Primavera):
parliamo di Xian Emmers e Zinho Vanheusden, entrambi classe ’99, entrambi ancora legati alla Beneamata.
Il primo è di proprietà, ma ha giocato per lo più in prestito, tra la serie B italiana (Cremonese) e le serie B belga e olandese.
Il secondo è di proprietà dello Standard Liegi ma l’Inter vanta ancora la possibilità di riacquistarlo per 15-16 milioni (sebbene l’opzione dovrebbe scadere quest’anno e dubitiamo verrà esercitata – dati i noti problemi economici).
Ancora legato all’Inter – e nemmeno poco – è Romelu Lukaku, centravanti della prima squadra da due stagioni, numero 9 capace di far totalmente dimenticare Mauro Icardi.
Le sue capacità e i suoi risultati sono sotto gli occhi di tutti, quindi non ci soffermeremo in questa occasione più di tanto su di lui (di cui parliamo, per ovvi motivi, sovente).
Al netto di Lukaku, però, gli altri belgi passati per la Milano nerazzurra non hanno lasciato grandi ricordi: sono tutti centrocampisti, tranne il difensore Senna Miangue (attualmente al Cercle Brugge).
Parliamo di Ludo Coeck (il primo in assoluto, giunto nel 1983, andatosene nel 1984 e morto tragicamente nel 1985) – soprannominato Boom Boom per i violenti tiri dalla distanza (che mai si sono visti in terra tricolore – i più anziani però possono ricordare un suo gol dalla lunghissima distanza contro El Salvador ai mondiali del 1982).
Parliamo di Vincenzino Scifo, giunto con i galloni del predestinato ma poi andatosene senza lasciare il segno (sebbene, a giudicare dalle telecronace nel collage di video che vi proponiamo di seguito, sembra godesse di ottima stampa).
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Parliamo di Ibahim Marooufi e Gaby Mudingayi, 22 presenze in due tra la metà degli anni ’00 e la prima metà degli anni ’10.
E, infine, parliamo di Radja Nainggolan, giunto da Roma come grane acquisto tanto voluto da Spalletti, verrà ricordato principalmente perché – nell’operazione per farlo approdare a Milano – portò al sacrificio di Zaniolo.
E’ destinato a tornare in nerazzurro, a 30 anni avanzati, dopo due prestiti al Cagliari: chissà se risulterà utile per Simone Inzaghi o se alla fine lascerà definitivamente Milano.