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La maglia numero 10 in nerazzurro: da Benito Carbone a Lautaro Martinez, quanti fenomeni in mezzo

Diadmin

Ott 10, 2021

Oggi 10 ottobre 2021 (10/10) torniamo a parlare della storia nerazzurra, parlando della maglia forse più evocativa nel gioco del calcio: la numero 10.

E rispondiamo quest’oggi alla domanda: chi ha indossato la maglia numero 10 dell’Inter, da quando il numero viene assegnato ad inizio stagione (stagione 95/96)?

Andando a vedere chi ce l’ha oggi sulle spalle, parliamo di un calciatore in costante crescita che – seppur non essendo un 10 classico – è sicuramente tra i punti di forza dell’Inter di Simone Inzaghi: Lautaro Martinez indossa la maglia numero 10 dal suo approdo a Milano, nella stagione 2018/19: e se allora era un giovane 21enne appena giunto dal Racing Club, adesso parliamo di un attaccante internazionalmente affermato, attaccante della nazionale argentina dal valore di mercato di 80 milioni di euro.

In precedenza, la gloriosa 10 è stata vestita da tre meteore il cui apporto alla causa nerazzurra non è stato poi così indimenticabile (specie in due casi):

andando a ritroso nel tempo, parliamo del portoghese Joao Mario (69 presenze e 4 reti complessivamente in nerazzurro – approdato per 40 milioni di euro, è stato regalato l’ultima estate dopo molteplici prestiti in giro per l’Europa), del montenegrino Stevan Jovetic (una stagione e mezzo in nerazzurro con 33 presenze e 7 reti, una carriera frenata dagli infortuni) e del croato Mateo Kovacic (97 presenze e 8 reti in nerazzurro da giovanissimo, prima di essere ceduto al Real Madrid per circa 30 milioni di euro).

Andando più indietro nel tempo, ci troviamo a parlare di mostri sacri (pur avendo in due casi a che fare con discontinue meteore dotate di grande tecnica ma di nessuna continuità):

tra la stagione del triplete e metà della stagione 2012/13 a vestire la 10 è stato Wesley Sneijder, fuoriclasse olandese con 116 presenze e 22 reti in nerazzurro che nel 2010 avrebbe con ogni probabilità meritato il pallone d’oro (trascinò frattanto l’Olanda alla finale del mondiale, persa ai supplementari contro la Spagna più forte di sempre).

In precedenza (tra le stagioni 2003/04 e 2008/09) fu un’altra vera punta a vestire la 10 (come oggi la veste LM): parliamo di un fenomeno assoluto come Adriano Leite Ribeiro, 74 reti in 177 gare in nerazzurro, fermato solo dai propri personalissimi mostri.

E se tanto Sneijder quanto Adriano rappresentano dei casi di giocatori che avrebbero potuto fare molto di più (pur avendo fatto comunque tantissimo), chi li precede rappresenta ancor più questa tipologia di giocatore: parliamo di Stephane Dalmat (complessivamente 72 presenze e 4 reti per “joystick” – mezza stagione con la 10 sulle spalle) e Domenico “Mimmo” Morfeo, ultimo italiano con la 10 sulle spalle (27 presenze e 2 reti per lui in una sola stagione, la 2002/03).

Andando ancora indietro nel tempo, parliamo di fenomeni assoluti: Clarence Seedorf (purtroppo poi passato al Milan in uno scambio con Francesco Coco che grida vendetta; 93 presenze e 14 reti – spesso spettacolari – per lui), Roberto Baggio (17 reti in 59 gare – ceduto per volere di Lippi, altra cessione che grida vendetta) e l’unico Fenomeno vero, Luis Nazario da Lima aka Ronaldo (poi con la 9 per cedere la 10 a Baggio; per lui 99 gare e 59 reti in nerazzurro – con in mezzo due drammatici infortuni).

Primo ad indossare la 10 in nerazzurro con il proprio cognome stampato su, Benito “Benny” Carbone.

Reggino, con 41 gare e 3 reti in una stagione e poco più nerazzurro, vogliamo ricordarlo con una citazione del grande Vujadin Boskov:

“Benny Carbone con sue finte disorienta avversari ma anche compagni”.

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