570 gare in tutte le competizioni con la maglia dell’Inter, condite da 162 reti.
Un’unica maglia, per tutta la sua vita, assieme a quella della Nazionale (con cui ha conquistato l’Europeo del 1968 e il secondo posto Mondiale del 1970 dietro il Brasile di Pelé dopo aver superato la Germania Ovest nella cosiddetta partita del secolo).
Parliamo di Sandro Mazzola, grande campione e bandiera dell’Inter che compie quest’oggi 80 anni.
Intervistato in questa occasione da calciomercato.com ha esordito scherzando sulla sconfitta contro la Juventus:
“Non c’è proprio più rispetto per i vecchietti. E poi la cosa che mi dà più fastidio è che il regalo l’hanno fatto alla Juventus, sbagliando tutti quei gol nel primo tempo. Assurdo perdere una partita così. Proprio alla Juve. Anche se in verità quest’anno di regali ne stiamo facendo un po’ a tutti e speranze non ne neghiamo a nessuno”.
Quindi, circa il valore dell’Inter attuale e di Simone Inzaghi:
“Vale molto, ma forse non abbastanza. Peccato per Lukaku, sarebbe servito quello di 2 anni fa, avrebbe risolto tante partite. La squadra è buona, a me piace anche Inzaghi, mi piaceva già da calciatore, lui come suo fratello Pippo, anche se non sono mai stati dei nostri. Mi piace come parla, non è interista, ma lo è diventato“.
Sulle ultime parole di Marotta circa Inzaghi e circa la necessità di imprimere una svolta all’andamente della squadra specie in trasferta:
“Il Beppe è un grande dirigente, sa quel che dice. Se parla in quel modo, sa perché lo fa. Cercherà di stimolarlo. Certo è che finora in campionato stiamo rendendo meno di quello che è il nostro valore”.
E circa la possibilità che l’Inter faccia strada, sebbene il sorteggio sia stato clemente solo di facciata (ché il Porto ha spesso eliminato le squadre italiane in Champions):
“Beh, un po’ di strada l’abbiamo già fatta. Un po’ più della Juve, per esempio… Era un girone molto difficile, ma l’Inter se l’è cavata alla grande. Il sorteggio è stato buono, il Porto non va sottovalutato, perché è squadra di tradizione, ma credo che l’Inter migliore possa farcela. Poi, speriamo in un buon sorteggio… Però i progressi degli ultimi anni sono evidenti a tutti, pur nelle difficoltà che squadre e società stanno affrontando”.
E, dopo le comprensibili lamentele circa il Mondiale senza Italia e il Mondiale invernale in Qatar (di cui, conveniamo, “sinceramente non ne sentivamo la mancanza o la necessità”), Sandro Mazzola ha parlato della possibilità che San Siro venga abbattuto:
“Che tristezza, non ho parole. Capisco le necessità, capisco il progresso. Ma questo significa picconare la storia. Non potrò mai essere d’accordo“.
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